E’ stato svuotato il bacino di carenaggio di 150mila tonnellate all’interno dello stabilimento Fincantieri a Palermo. Le operazioni sono cominciate a inizio di novembre, ed è la prima volta dal 1982 che il bacino, di proprietà dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, viene svuotato. L’acqua dall’infrastruttura è stata riversata in apposite vasche per il successivo smaltimento.
Con il bacino vuoto potranno iniziare i lavori per la messa in sicurezza e consolidamento delle paratoie in cemento armato e del fondale, finanziati con circa 40 milioni di euro. Per completare il bacino serviranno almeno altri 80 milioni di euro dal governo nazionale.
“Un altro passo è stato fatto – commenta il segretario provinciale della Fiom Cgil – Ciò che si sta facendo negli ultimi due anni, da quando abbiamo riunito tutte le forze in campo per parlare del rilancio del Cantiere navale e degli investimenti, non è stato fatto in oltre trent’anni, visto che il bacino era in un totale stato di abbandono. Ci fa piacere il continuo dialogo che abbiamo con il presidente dell’Autorità portuale Pasqualino Monti, e ci auguriamo che il governo nazionale concretizzi il finanziamento per definire il bacino e cominciare a costruire navi”