- Svolta in una stralcio del processo per appropriazione indebita
- Ribaltata jn appello la sentenza di primo grado
- Assolto il Comandante dei Vigili di Cefalù
Aveva fatto ricorso al rito abbreviato Antonino Gugliuzza, ex comandante dei vigili urbani del comune di Cefalù, accusato di aver omesso, nello svolgimento della sua attività di comandante, la denuncia di un altro collega – attualmente sotto processo col rito ordinario – che si sarebbe appropriato indebitamente di denaro destinato alle casse comunali.
La condanna in primo grado
In primo grado, la dottoressa Stefania Galli, Giudice dell’Udienza Preliminare di Termini Imerese, nel maggio del 2018 aveva condannato il vigile, ormai in quiescenza, alla pena di mesi otto e giorni venti di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali; con la concessione all’imputato del beneficio della sospensione condizionale della pena.
La sentenza ribaltata in appello
Lo scorso 14 luglio la seconda sezione penale della Corte di Appello di Palermo, presieduta dalla dottoressa Adriana Piras, ha invece assolto con la formula perché il fatto non sussiste l’ex comandante dei vigili urbani della cittadina normanna che è stato assistito dagli avvocati Pasquale Di Paola e Luigi Spinosa.
Le motivazioni alla base del ricorso in appello
Le argomentazioni addotte nel ricorso in appello dai due legali dell’imputato sono state ritenute fondate al punto che il dottore Giuseppe Fici, Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Palermo, ha concluso chiedendo l’accoglimento dell’atto di appello “perché i fatti non sussistono”.
Continua un altro filone del processo
Continua invece secondo il rito ordinario l’altro filone del processo che vede imputati l’attuale sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, la segretaria comunale, Maria Rosaria Sergi e il vigile, Riccardo Liberto.
Il commento degli avvocati difensori
“Una sentenza che restituisce dignità a un irreprensibile ed onesto tutore della legge – hanno detto i due avvocati di Gugliuzza – seppur a distanza di diversi anni dalle contestazioni penali mosse a suo carico”.
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