Nuovo sopralluogo dell’assessore regionale delle Infrastrutture, Alessandro Aricò, presso lo svincolo di immissione dalla “SP 6” alla “SS 121” a Villafrati. “Accogliendo le preoccupazioni sollevate dagli amministratori locali i quali hanno segnalato alcune presunte criticità e in seguito a un incontro con il direttore compartimentale di ANAS mi sono prontamente recato presso lo svincolo con i sindaci del territorio per constatare di persona lo stato dei luoghi” sottolinea Aricò.
“L’assessorato regionale delle Infrastrutture sta monitorando costantemente la realizzazione dello svincolo di immissione dalla SP6 alla SS121 a Villafrati, nel Palermitano” aggiunge Aricò rispondendo ad alcune perplessità sollevate dagli amministratori locali della zona e dopo avere incontrato il direttore compartimentale dell’Anas in Sicilia, Raffaele Celia, il quale ha riferito che l’intervento rientra nei lavori di ammodernamento della SS121 nel tratto ricompreso tra lo svincolo di Bolognetta ed il bivio di Manganaro lungo l’itinerario Palermo-Agrigento, attualmente in fase di completamento.
“È in corso una interlocuzione con Anas e con gli organismi ministeriali preposti, dunque, per approfondire la vicenda anche del punto di vista tecnico ed intervenire- nel caso in cui fosse necessario- all’interno della vigente normativa per potenziare ulteriormente le necessarie condizioni di sicurezza dello svincolo”
“L’Anas, che ha progettato e realizzato l’intervento – continua Aricò – sostiene che l’ubicazione, la geometria delle rampe e le caratteristiche funzionali sono state valutate da tutti gli enti competenti durante la procedura approvativa, anche dai Comuni che oggi invece ne richiedono lo spostamento. Lo svincolo è stato progettato e realizzato nel rispetto delle attuali normative in materia di costruzione di strade e garantisce le necessarie condizioni di sicurezza in termini di visibilità per gli spazi di frenatura, laddove siano rispettate le velocità di percorrenza imposte lungo la tratta. La tipologia di innesto delle rampe di immissione – sottolinea l’assessore regionale alle Infrastrutture – deriva della normativa di settore che, per la classificazione di strada di cui ci si occupa (strada extraurbana secondaria di tipo C1) non prevede la possibilità di realizzare corsie di accelerazione. In ogni caso Anas approfondirà ulteriormente la vicenda anche attraverso un confronto con gli organi ministeriali preposti alla normativa di settore”.