E’ giunta a Palermo di buonora Susanna Camusso il segretario nazionale della Cgil per partecipare a una assemblea sulla Carta dei Diritti Universali dei lavoratori all’interno del deposito del tram di via Castellana, nell’officina dell’Amat intitolata a Giovanni Mannino, l’operaio di 41 anni che perse la vita nell’aprile del 2013 mentre lavorava al cantiere del tram. All’assemblea intercategoriale di Filt e Fillea parteciperanno circa 300 operai, tra coloro che lavorano al passante ferroviario (Sis) e gli addetti del trasporto pubblico locale e servizi annessi.
L’introduzione dell’iniziativa è stata affidata al segretario Cgil Palermo Enzo Campo. poi gli interventi dei due segretari di Filt e Fillea, Gaetano Bonavia e Francesco Piastra, che hanno illustrato le problematiche dei lavoratori presenti. Quindi la relazione illustrativa della Carta da parte del segretario nazionale Susanna Camusso.
“Il lavoro nero è una forma di intimidazione nei confronti del lavoratore non una gentile concessione – ha detto la Camusso -. E’ indubbiamente vero che ci sono meno collaborazioni a progetto ed è vero che più assunzioni sono
state fatte a contratto determinato, ma è altrettanto vero che i rapporti di lavoro sono stati retribuiti con i voucher. Stiamo scoprendo voucher dentro i processi produttivi delle aziende. In pratica si paga 7,50 una giornata di
lavoro, e questi lavoratori e queste lavoratrici hanno pochissima tutela dal punto di vista della sicurezza e nessuna speranza previdenziale”.
“Quello della precarietà resta un tema profondamente forte, allora ridefiniamo anche le forme contrattuali, non pensando ce ne sia una in esclusiva, ma che tutti devono avere accesso a una condizione regolata. Si allunga la lista delle cose che bisogna fare per avere un lavoro e diminuisce la lista dei diritti. C’è meno lavoro ed è peggiorato, poi ci sono ancora troppi morti sul lavoro. Questa situazione non è figlia di una catastrofe improvvisa, ma di scelte fatte teorizzando che, se si riduceva il mitico costo del lavoro, ci sarebbe stato uno straordinario sviluppo. Le politiche di austerità europea avevano tutte la stessa filosofia. Questa politica ha fallito: è aumentata la disoccupazione, chi lavora sta peggio, i nostri ragazzi fanno le valigie, quindi e’ una teorizzazione che non funziona”.
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