Arriva la preoccupazione dei sindacati per l’annunciata sospensione dell’acqua alle famiglie in difficoltà dal parte dell’Amap. Ora il Sunia invia una lettera ad Amap e al sindaco di Palermo.
L’Amap ha fatto sapere che inizierà a togliere l’acqua ai morosi a Palermo e nei comuni serviti dal servizio della municipalizzata. Si comincerà con un palazzone di 60 utenze che non pagano nella zona periferica della città dove i tecnici andranno per chiudere la fornitura idrica. Il sindacato degli inquilini ha inviato una nota all’amministratore unico di Amap Alessandro Di Martino, e al sindaco Roberto Lagalla, esprimendo preoccupazione dopo l’annuncio.
“Pur nella condivisione dell’esigenza di risanamento dei bilanci dell’azienda – scrive il segretario Sunia Palermo Zaher Darwish – riteniamo che la scelte dei tempi sia a dir poco inopportuna. In questo momento, è notorio che le ripercussioni della guerra in Ucraina sull’aumento esponenziale dei costi dell’energia e dei prodotti petroliferi stanno provocando effetti devastanti e per le aziende e per tantissime famiglie”.
Il Sunia di Palermo pertanto si appella alla direzione aziendale Amap e al sindaco affinché siano adottate “tutte le misure utili a salvaguardare un bisogno vitale e un diritto come l’acqua potabile per tutte le famiglie, in particolare modo quelle con disagio socio economico ma anche per le tante aziende in difficoltà, molte delle quali hanno già dichiarato di essere pronte a chiudere”.
Intanto per i morosi c’è tempo sino al giorno prima del distacco per mettersi in regola con i pagamenti prima che l’azienda proceda alla materiale sospensione dell’erogazione. Sono circa cinquemila le utenze ma ciascuna spesso corrisponde non al singolo cittadini, ma a famiglie e intere comunità, quindi si può moltiplicare il numero dei morosi.
“Andando anche oltre i tempi di attesa e le procedure bonarie previste dalla normativa – spiega l’Amministratore di Amap Alessandro Di Martino – abbiamo cercato di evitare che si arrivasse a misure drastiche che non faranno altro che arrecare disagi ai cittadini e aumentare le spese, anche legali, che dovranno sostenere.”
La sospensione dell’erogazione idrica è prevista per quei clienti tra Palermo e provincia che nonostante diversi richiami hanno scelto di non saldare i propri debiti con l’azienda. In alcuni casi, gli importi delle bollette non saldate, nel caso di alcuni condomini o utenze commerciali, arrivano anche a migliaia di euro. Fra i morosi, anche alcune centinaia di eredi o nuovi proprietari d’immobili che non hanno effettuato voltura né pagamento delle fatture intestate ai precedenti titolari.