Per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Massimo di Palermo Fra Diavolo, opéra-comique di Daniel-François-Esprit Auber su libretto di Eugène Scribe: ieri sera la prima delle sei recite (fino al 27 marzo) sotto la direzione di Jonathan Stockhammer, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, che ha creato anche le scene insieme a Massimo Troncanetti, e con i costumi di Francesco Esposito, i video realizzati da Igor Renzetti, Lorenzo Bruno e Alessandra Solimene, la coreografia di Roberto Zappalà ripresa da C. Enrico Musmeci, le luci curate da Marco Giusti, per un allestimento realizzato dal Teatro Massimo in coproduzione con il Teatro dell’Opera di Roma.
Orchestra, Coro diretto dal Maestro Piero Monti e Corpo di ballo del Teatro Massimo. Le scene sono state create da Wasp Project con l’innovativo uso di una stampante in 3D, che sarà possibile vedere in azione nel Foyer del Teatro Massimo fino al 27 marzo.
Nei panni del brigante Fra Diavolo il tenore messinese Antonino Siragusa, applauditissimo, così come le due protagoniste femminili, il soprano Desirée Rancatore (Zerline) e il mezzosoprano Chiara Amarù (Lady Pamela), entrambe palermitane e figlie d’arte, che per la prima volta condividevano la scena; con loro un altro palermitano, il tenore Giorgio Misseri (l’ufficiale dei carabinieri Lorenzo) e il baritono Marco Filippo Romano (Lord Cockburn), nato a Caltanissetta. A completare il cast Francesco Vultaggio (l’oste Mathéo), Paolo Orecchia (Giacomo) e Giorgio Trucco (Beppo), i due complici di Fra Diavolo, Giuseppe Toia (Un soldato) e Tommaso Caramia (Un contadino).
Fra Diavolo non era mai stato eseguito al Teatro Massimo (solamente nel 1989 al Politeama Garibaldi) e viene presentato nella versione in lingua francese per la prima volta a Palermo. Per l’occasione il regista Giorgio Barberio Corsetti ha spostato l’azione dagli inizi dell’Ottocento, periodo in cui agì il personaggio storico del brigante Michele Pezza, detto Fra Diavolo, ambientando la vicenda negli anni ’50 e ‘60; uno spettacolo che richiama volutamente il cinema italiano delle storie d’amore tra giovani carabinieri e belle ragazze, mentre ricchi turisti inglesi vengono presi di mira da ladri e truffatori.
La scena si apre nel secondo atto per mostrare l’interno dell’albergo di Terracina dove si svolge tutta la vicenda: i personaggi si muovono tra una stanza e l’altra seguiti dallo sguardo incuriosito degli spettatori, ma anche da inquietanti occhi e da mani rapaci che vengono proiettati sullo sfondo. E sempre grazie alle proiezioni i personaggi dell’opera attraversano città e campagne su automobili, aerei e mongolfiere.
Nelle repliche, fino al 27 marzo, canteranno anche Anna Maria Sarra (Zerline), Sonia Ganassi (Lady Pamela), Giulio Pelligra (Fra Diavolo).
(foto di Franco Lannino e Rosellina Garbo)