“La Legge Regionale 27 approvata a fine anno e sbandierata come la panacea di tutti i mali e il presupposto della definitiva stabilizzazione per i 16 mila precari degli enti locali siciliani, rischia di trasformarsi in uno spot pre elettorale in assenza di specifici interventi nella Finanziaria 2017 che dovrà essere approvata entro febbraio”.
Lo dicono in una nota, indirizzata agli assessori Alessandro Baccei e Luisa Lantieri ed al Presidente della I Commissione Bilancio dell’Ars Vincenzo Vinciullo, il Segretario Regionale Csa Giuseppe Badagliacca ed il responsabile delle “Ex Province” Santino Paladino.
“La Legge – aggiungono i due sindacalisti – impone alle ex province un taglio delle dotazioni organiche del 15% senza garantire i fondi per il personale che rimarrà in carico agli enti e autorizza le stabilizzazioni solo successivamente alla ricollocazione dei dipendenti dichiarati in esubero da Liberi Consorzi e Città Metropolitane”.
Il sindacato Csa chiede un’audizione urgente per trovare soluzioni ed evitare nuove perdite di posti di lavoro.
“Lo scenario potrebbe essere molto più complicato di quanto appare – concludono Badagliacca e Paladino – Gli enti infatti, in assenza di risorse, oltre a non essere in grado di garantire i servizi essenziali, sarebbero costretti a dichiarare esuberi ben al di là del 15% , bloccando di fatto gli spazi occupazionali per i precari ed innescando una macelleria sociale senza precedenti”.