La commissione speciale Statuto dell’Assemblea regionale siciliana ha dato mandato al presidente Elvira Amata di predisporre un ordine del giorno che chieda venga calendarizzato, al Parlamento nazionale, il disegno di legge voto per “l’inserimento nello Statuto speciale della Regione siciliana dell’articolo 38 bis in materia di riconoscimento degli svantaggi derivati dalla condizione di insularità”, approvato dall’Ars lo scorso febbraio.
E’ quanto deciso questo pomeriggio in commissione Speciale Statuto al termine dell’audizione dell’assessore regionale per l’economia Gaetano Armao.
“La condizione di insularità – dice Amata – ha un costo enorme per l’economia siciliana che si stima tra i 4 e i 5 miliardi di euro l’anno. Credo che l’iter parlamentare, fermo nelle commissioni affari costituzionali di Camera e Senato, per l’inserimento della condizione di insularità nel nostro Statuto autonomistico”.
Armao ha quindi relazionato alla commissione sull’attuazione della legge regionale 12 maggio 2020, n. 9 recante “Legge di stabilità regionale 2020-2022”, con particolare riferimento ai fondi extraregionali. In Conferenza Regioni sono appena stati sbloccati 300 milioni e altri 480 saranno sbloccati entro fine anno. Inoltre si è raggiunto un accordo affinchè lo Stato ristorni le minori entrate della Sicilia per gli anni 2020 e 2021.
L’assessore ha comunicato infine come in Sicilia i fondi di garanzia per le piccole e medie imprese per finanziamenti fino a 30 mila euro siano stati erogati finora solo per il 5,87%, cioè circa 40 mila pratiche, delle 600 mila aventi diritto, e quelle erogate alle sole Lombardia ed Emilia Romagna equivalgono a quelle dell’’intero Meridione.
Da Roma la Sicilia attende anche altre calendarizzazioni come la norma per il riconoscimento delle Zone Franche Montane che tanto agita la politica siciliana per effetto delle pressioni di un comitato che, raggiunto l’obiettivo della Legge voto, non intende fermarsio e pressa affinchè venga analizzata prima della fine della legislatura che ne causerebbe la decadenza
Commenta con Facebook