Roberto D'Agostino presidente del comitato provinciale Inps

“Su dieci controlli sette sono irregolari e lunghe pratiche di invalidità per colpa dell’Asp”

“Su 10 controlli dell’Inps 7 risultano irregolari. E’ quanto emerge in generale considerando tutti gli ambiti e i settori che hanno a che fare con l’istituto di previdenza”. E’ quanto afferma il presidente del comitato provinciale dell’Inps di Palermo, Roberto D’Agostino nel corso della presentazione del rendiconto dell’istituto.

“La collaborazione è massima con le forze dell’ordine e la guardia di finanza – aggiunge D’Agostino – L’Inps fa diverse segnalazioni quando ci sono evidenze documentali che mostrano possibili irregolarità. Nel settore agricolo il fenomeno è particolarmente presente visto il fenomeno del caporalato molto diffuso con aziende che sono vere industrie che mettono in regola persone per tre mesi. Su questo la magistratura sta facendo il suo corso. Ma le irregolarità sono diffuse tanto che l’Inps mette a disposizione tutto il patrimonio di conoscenze e di dati alla magistratura e alle forze dell’ordine”.

“Per quanto riguarda le pratiche di invalidità a Palermo c’è un problema oggettivo che riguarda la difficoltà da parte dell’Asp di Palermo di eseguire le visite mediche che consentano a chi ha gravi patologie di avere le indennità previste. C’è un problema oggettivo all’Asp di Palermo che comporta dei ritardi di 400 giorni che è un numero infinito per la procedura”.

E’ quanto afferma il presidente del comitato provinciale dell’Inps di Palermo, Roberto D’Agostino nel corso della presentazione del rendiconto dell’istituto. “E’ un problema per il quale abbiamo cercato un momento di confronto con la Regione Siciliana e con l’Asp – aggiunge D’Agostino – Il presidente Renato Schifani si è speso perché ci fosse un tavolo di confronto. Ma ancora questo momento di confronto con l’assessore Giovanna Volo e con la dirigente dell’Asp di Palermo Daniela Faraoni non c’è stato. Ci sono degli impegni che ha preso la politica per tentare di risolvere il problema”.

 

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