Rito abbreviato. I sei indagati, presunti autori dello stupro di gruppo su una diciannovenne dello scorso 7 luglio avvenuto in un cantiere abbandonato del Foro Italico, hanno fatto la loro scelta. A breve sarà fissata la data della prima udienza.

Tale opzione, però, che permetterà loro in caso di condanna di ottenere uno sconto di un terzo della pena, è condizionata dall’acquisizione di diversi elementi (video e testimonianze) raccolti dagli avvocati con indagini difensive che fornirebbero una versione diversa dei fatti rispetto a quelli riportati nella denuncia della vittima.

Gli imputati

Verranno quindi processati i giovani arrestati dai carabinieri la scorsa estate. Si tratta di Angelo Flores, con cui la ragazza aveva già avuto altri rapporti sessuali consenzienti e di cui ha spiegato di essersi “innamorata”. Questi avrebbe filmato l’abuso con il suo cellulare. Alla sbarra anche Cristian Barone (anche con lui la giovane aveva già avuto rapporti), ma anche coetanei che la diciannovenne avrebbe conosciuto quella stessa sera, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia, Samuele La Grassa ed Elio Arnao. Per il minorenne R. P., che ha compiuto 18 anni una ventina di giorni dopo lo stupro, la prima udienza del processo è fissata per domani, ossia martedì 9 gennaio.

Il racconto della ragazza

Secondo quanto raccontato della ragazza, mentre sarebbe stata in compagnia di un’amica (che poi si era allontanata), quella sera avrebbe incontrato Flores alla Vucciria assieme ai suoi amici. Avrebbe quindi deciso di rimanere con il gruppo e avrebbe bevuto mentre gli imputati l’avrebbero ripresa con il cellulare. Poi Flores le avrebbe proposto di fare “una passeggiata” e lei, sperando “di rimanere poi da sola con lui”, avrebbe accettato.

Così – a suo dire – sarebbe stata portata al Foro Italico, sorretta dai ragazzi che avrebbero iniziato a palpeggiarla. Arrivati al cantiere sarebbe stata spogliata e stuprata a turno. Più volte, come ha spiegato, avrebbe gridato “basta” ma gli imputati sarebbero andati avanti ridendole in faccia. La diciannovenne sarebbe ripetutamente caduta e alla fine avrebbe chiesto a Flores di chiamare un’ambulanza, cosa che questi avrebbe rifiutato di fare temendo che lei potesse denunciare l’accaduto.

La giovane era stata lasciata sola per strada ed era stata poi soccorsa da due passanti che, col suo cellulare, avrebbero chiamato il suo fidanzato e non un’ambulanza. Nel frattempo, gli imputati si sarebbero divisi in due gruppi, uno sarebbe tornato alla Vucciria e l’altro sarebbe andato a mangiare un pezzo di rosticceria in un locale della Cala.

Identificati grazie alla videosorveglianza

I sei imputati sono stati identificati grazie alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza presenti sia alla Vucciria che lungo il Cassaro. Ma ad incastrarli erano state poi anche una serie di intercettazioni, compresi messaggi e video mandati pure durante lo stupro. Nessuno di loro ha negato di essere presente quella sera al Foro Italico ma tutti hanno sostenuto che la ragazza sarebbe stata consenziente e che, addirittura, sarebbe stata lei a proporre il rapporto di gruppo.

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