Palermo

Dalla Palermo dei Florio alla Sicilia moderna, la fotografia di Scafidi

DI SABRINA BUSALACCHI

Villa Igea ha fatto da cornice sontuosa alla celebrazione del centenario dello studio fotografico Scafidi, ripercorrendo un secolo di storia siciliana attraverso gli obiettivi di tre generazioni di fotografi. Dagli scatti di Giusto Scafidi, che immortalò personaggi iconici come Donna Franca Florio negli anni ’20, periodo coevo al celebre ritratto del pittore Giovanni Boldrini, il percorso espositivo si snoda attraverso decenni di trasformazioni, raggiungendo la Sicilia contemporanea con le innovative tecniche di Pucci Scafidi. La mostra, che raccoglie una selezione tratta da un archivio di oltre un milione di negativi, testimonia l’evoluzione non solo della fotografia, ma anche della Sicilia stessa.

Il viaggio fotografico inizia con Giusto Scafidi, testimone della Palermo dei Florio nell’era pre-digitale. Segue Nicola Scafidi, che ha documentato gli anni ’50 e ’60, catturando immagini del bandito Giuliano, ma anche di personalità del cinema come Anna Magnani, Luchino Visconti, Claudia Cardinale, Alain Delon e Burt Lancaster. Infine, Pucci Scafidi, l’innovatore della famiglia, porta la fotografia nell’era moderna con una tecnica mista che fonde tradizione e sperimentazione.

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L’Innovazione di Pucci Scafidi: la Fotografia che diventa arte

Pucci Scafidi, erede di una lunga tradizione familiare, ha sviluppato una tecnica unica che trasforma le fotografie in vere e proprie opere d’arte. Intervenendo direttamente sulla stampa, evidenzia dettagli e aggiunge materia, creando immagini singolari che offrono nuove prospettive sulla città di Palermo e sugli scorci più suggestivi della Sicilia, dalle isole di Levanzo e Filicudi, ai dettagli di oggetti comuni come nasse e cordami, fino alla bellezza delle piante di agave.

L’evento, ospitato nella sala Belle Epoque di Villa Igea, ha riunito giornalisti, fotografi e autorità locali, tra cui il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, per celebrare un secolo di attività dello studio Scafidi. Pucci Scafidi, nel suo discorso di ringraziamento, ha sottolineato l’impegno e la dedizione di sette fotografi, due donne e cinque uomini, che oggi compongono il team dello studio, ribadendo l’importanza del loro lavoro in una terra complessa come la Sicilia. La serata si è conclusa con un brindisi e un sottofondo musicale, mentre le immagini storiche scorrevano sullo sfondo, a simboleggiare la continuità tra passato, presente e futuro della fotografia siciliana.

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