Un’ondata di indignazione ha travolto la Sicilia a seguito del racconto del governatore Renato Schifani, costretto a sopportare pochi minuti all’interno di una navetta aeroportuale senza aria condizionata. Un episodio che ha scatenato le critiche, soprattutto alla luce del disservizio che ha colpito centinaia di studenti siciliani, impossibilitati a raggiungere le proprie scuole a causa della mancanza di autobus.
Il primo giorno di scuola si è trasformato in un incubo per molti studenti siciliani. L’Azienda Siciliana Trasporti (AST), responsabile del servizio di trasporto pubblico, ha annunciato di non disporre dei mezzi necessari per garantire il trasporto degli studenti dai piccoli comuni alle città dove hanno sede gli istituti scolastici. Un disservizio che si aggiunge alla lunga lista di problemi che affliggono la Regione.
Per far fronte all’emergenza, la Regione ha deciso di stanziare un milione di euro per affidare il servizio di trasporto agli operatori privati. Una soluzione tampone che solleva non poche perplessità, soprattutto in termini di costi aggiuntivi per le casse pubbliche.
La situazione ha scatenato l’ira dei cittadini e degli studenti, costretti a subire l’ennesimo disservizio. La Regione, dal canto suo, ha assicurato di aver individuato una soluzione temporanea per garantire il regolare svolgimento delle lezioni scolastiche. Attraverso un “atto impositivo”, l’assessorato regionale alle Infrastrutture ordinerà alle altre società concessionarie del trasporto pubblico di coprire i collegamenti non garantiti da AST.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato come la soluzione individuata sia temporanea e volta a garantire il diritto allo studio degli studenti siciliani. L’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, ha aggiunto che si stanno attivando tutti gli strumenti necessari per coinvolgere gli altri operatori del settore e garantire il servizio di trasporto.