Stamane un numeroso corteo degli studenti dei corsi di laurea afferenti al dipartimento di Scienze Politiche di Palermo, ha come promesso, marciato dal viale delle scienze (ed. 19) fino al Rettorato.
Gli studenti raccontano quanto accaduto in mattinata: “Abbiamo preteso un incontro con il rettore Fabrizio Micari per avere delle risposte certe e delle soluzioni immediate ad i nostri problemi e disagi.
Nello specifico come ormai tutto il mondo accademico e la cittadinanza sa, 3 anni or-sono la nostra storica sede ha subito un crollo strutturale che ha portato alla negazione di spazi, diritti e servizi palesatesi in aule sovraffollate, assenza di biblioteca, assenza di segreteria in loco, dislocazione e sovrapposizione di lezioni che si sono dimostrate in una deportazione forzata e perenne.
Le nostre richieste sono state chiare ed esplicite sin dalla prima assemblea in cui ci siamo riuniti circa un mese fa presso l’aula 6 dell’edificio 19 e la successiva svoltasi il 26 ottobre presso l’anfiteatro di economia , durante la quale all’unanimità abbiamo convocato un corteo di scienze politiche che oggi si è svolto, ribadendo che per noi è assurdo dover pagare tasse sempre più esose a fronte dell’assenza di ogni servizio basilare e rivendicando il nostro diritto di essere trattati come tutti gli studenti di Unipa avendo garantite: una biblioteca all’interno dell’edificio 19, nell’auletta già conquistata negli anni passati grazie alle lotte e le pressioni di noi studenti (quantomeno con tutti i libri presenti nelle schede di trasparenza delle materie inserite nei nostri piani di studio), un ufficio di segreteria DEMS sul viale delle scienze al fine di evitarci corse e disagi quotidiani causati dalla distanza esistente fra il viale delle scienze e il collegio S. Rocco e chiarimenti rispetto al fatto che i lavori in via Maqueda non sono mai partiti, nonostante i soldi stanziati ed il comodato d’uso concesso dal comune per altri 30 anni e ultimo (ma non per importanza) il fatto che l’attuale rettore aveva messo come punto centrale della sua campagna elettorale l’immediato ripristino del collegio e la risoluzione di tutti i problemi che quotidianamente viviamo”.
“Giunti davanti al palazzo Steri Chiaramonte (rettorato) – continuano gli studenti – abbiamo chiesto di essere TUTTI ricevuti dal rettore.
Questa richiesta ci è stata negata avanzando l’ipotesi per cui solo una piccola delegazione poteva essere ricevuta.
La nostra piattaforma nasce e si sviluppa invece proprio contrariamente a questa impostazione: non esistono delegazioni ma esistono solo gli studenti di scienze politiche che avvalendosi dell’assemblea come strumento di democrazia diretta, in modo orizzontale prendono delle decisioni ed affrontano i problemi in maniera unitaria e compatta.
Siamo riusciti tramite la nostra presenza in massa davanti il rettorato a far esprimere pubblicamente il rettore davanti all’intera platea degli studenti presenti alla manifestazione e a fargli prendere delle responsabilità precise ed a fare le sue nuove “promesse” ….
“Tali promesse – continuano gli studenti – sono state: immediato trasferimento della segreteria in viale delle scienze, immediata apertura di un “mini” polo bibliotecario presso l’edificio 19 all’interno della nostra sala studio e che entro dicembre del 2016 sarà definito il progetto di ripristino della nostra sede che (secondo sue pubbliche affermazioni) sarà terminato entro e non oltre il settembre 2017, prendendosi inoltre l’impegno di fare in modo di trasferire (qualora il S. Rocco presentasse problemi simili a quelli attuali) tutte le lezioni in via Maqueda fra il S. Rocco e la sede dell’ex facoltà di architettura.
Queste prese di posizione ci dimostrano ancora una volta, come solo la protesta dal basso può dare risultati reali e portare risultati a casa per la composizione studentesca dei nostri corsi di laurea.
Chiaramente non ci accontentiamo delle solite promesse e affermiamo di continuare a mantenere lo stato di agitazione fino a quando queste belle parole non si trasformino in fatti reali.
A riprova di ciò convochiamo la prossima assemblea della piattaforma Scienze Politiche in Agitazione per il giorno mercoledì 23 novembre, assicurando al rettore, al nostro dipartimento ed a tutte le amministrazioni competenti, che i nostri animi continuano ad essere incandescenti e la giornata di oggi non è stata altro che l’inizio di un conflitto che non terminerà finché non avremo vinto!”.