Uno striscione, fiori in tribuna e la maglia rosanero con la scritta Sara e il numero 10 consegnata al fratello Claudio Campanella. Lo stadio Barbera con un lungo appaluso ha ricordato la studentessa uccisa a Messina.

A consegnare la maglietta al fratello della ragazza uccisa il presidente Dario Mirri. Nello schermo allo stadio è apparso ”Ciao Sara” con la foto prima del fischio d’inizio della partito che i rosanero giocano in casa con il Sassuolo.

Tutto lo stadio si è fermato. Applausi e un saluto per Sara.
Sara ricordata al Vivicittà

Vivicittà, la “corsa più grande del mondo”, ha vibrato forte lungo tutta la penisola, da Aosta a Palermo per un evento che da sempre celebra lo sport, la pace, l’ambiente, i diritti e l’Europa. E oggi il pensiero è volato anche a Sara Campanella, la ragazza di Misilmeri uccisa a Messina. Il popolo della corsa l’ha ricordata con un minuto di silenzio e con un messaggio della mamma Cetty Zaccaria, letto prima dello start da un gruppo di podisti che per l’occasione hanno indossato una maglia bianca e la scritta “Sara diceva la donna è libertà: diamo voce a Sara”.
Il via dalla pista di atletica dello stadio delle Palme Vito Schifani alle 9.30 con il segnale del Gr 1 della Rai. Poi un giro unico da 10 chilometri nel cuore del parco della Favorita, prima di fare ritorno all’interno dell’impianto di viale del Fante.
A vincere è stato Alessio Azzarello, giovane atleta dell’Universitas Palermo che ha avuto la meglio sul più maturo avversario Antonio Mascari, vincitore lo scorso anno. Azzarello ha fermato il crono a 34’35. Mascari, tesserato per la Nadir, nel 2018 campione italiano di categoria in maratona, ha chiuso con il tempo di 34’46. Ottimo terzo Giovanni Soffietto (Universitas Palermo) in 35’22, sempre più vicino alla forma dei tempi migliori, dopo un lungo stop forzato.
Commenta con Facebook