Le zone blu a Palermo non rendono quanto nelle altre grandi città italiane. Per questo motivo, al fine di incrementare gli incassi e risanare le casse, l’Amat – l’azienda partecipata che gestisce il trasporto pubblico in città – sta valutando la possibilità di affiancare vigilantes privati agli ausiliari del traffico che controllano i parcheggi a pagamento.
Si tratta di una delle iniziative allo studio per rendere maggiormente redditizio uno dei servizi meno profittevoli gestiti dall’azienda. Attualmente gli incassi delle zone blu riescono a malapena a coprire le spese, con margini di guadagno molto ridotti. “Parliamo di un settore che generalmente, nelle aziende di trasporto pubblico, rappresenta una delle voci più redditizie – spiega il presidente di Amat Giuseppe Mistretta – In Amat non succede e una gestione efficiente, per tanti motivi, è molto complicata”.
L’ipotesi al vaglio è quella di cedere completamente la gestione delle zone blu a soggetti privati. In alternativa, si sta valutando la possibilità di impiegare un contingente di 30 vigilantes, forniti dall’azienda Sicurtransport, che andrebbero ad aggiungersi agli attuali 60 ausiliari del traffico in servizio, di cui però solo 32 operativi effettivamente su strada.
Un progetto che però non ha convinto tutti, sollevando malumori all’interno della maggioranza di centrodestra che governa la città. Alcuni esponenti di spicco della coalizione sono intervenuti per chiedere di fermare sul nascere l’iniziativa, criticando in particolare le modalità di selezione dell’eventuale nuovo personale. Il presidente Mistretta precisa che al momento si tratta solo di un’ipotesi, che non ha ancora prodotto alcun effetto concreto: “Abbiamo discusso di un’ipotesi che al momento è rimasta tale e non ha prodotto effetti giuridici – spiega – e su cui si chiariranno tutti gli aspetti, anche relativamente al personale”. L’obiettivo, qualora il servizio venisse riorganizzato e reso più efficiente, sarebbe quello di coprire almeno in parte i costi del tram con i maggiori incassi. “Se il servizio rendesse bene, potrebbe anche coprire parte dei costi del tram – sottolinea Mistretta – Lunedì capiremo meglio il da farsi”.
Tra i più critici nei confronti dell’iniziativa la consigliera comunale e capogruppo della Lega Sabrina Figuccia: “Il presidente Mistretta sembra essere stato vittima di un colpo di sole. Soltanto così si possono spiegare alcune sue decisioni davvero incomprensibili. A cominciare da quella di affiancare vigilantes privati agli ausiliari del traffico, provvedimento che non ha alcun senso”. Figuccia evidenzia come i vigilantes non avrebbero l’autorità di elevare sanzioni e come sarebbe stato preferibile valorizzare il personale interno, ampliando gli orari degli ausiliari da tempo impiegati part-time. “Evidentemente Mistretta preferisce rivolgersi ai privati, appaltando all’esterno questo servizio, come se fosse un’anteprima di una scelta precisa, quella di preferire il privato al pubblico”. La consigliera comunale critica inoltre la mancata comunicazione preventiva della decisione alla Commissione consiliare competente, nonostante i recenti incontri con i vertici Amat. E annuncia una convocazione urgente del presidente Mistretta per chiedere chiarimenti su costi, modalità e aspetti operativi della proposta.
Anche il consigliere Domenico Bonanno esprime forti perplessità: “Sono sorpreso di essere venuto a conoscenza solo per caso di questa decisione, nonostante le diverse audizioni in Commissione con i vertici Amat”. Bonanno mette in discussione sia l’opportunità che l’utilità della scelta, considerando che i vigilantes privati non possono elevare multe. Inoltre sottolinea come sarebbe stato più logico attivare questo servizio di supporto nelle borgate marinare in estate, non a fine agosto.