A 17 anni di distanza dallo storico 61 a 0, da quelle elezioni 2001 durante le quali la Sicilia tributò una vittoria schiacciante al centrodestra in tutti i collegi (appunto 61), è ancora la Sicilia a segnare le sorti di una elezione e a lasciare nella storia un risultato elettorale senza precedenti. Stavolta si tratta di un 28 a 0 e premia i 5 stelle.
Protagonista del ‘cappotto’ elettorale appunto è il Movimento 5 stelle che vince ovunque conquistando tutti i collegi uninominali con cifre da record. In una Sicilia che non va a votare (è la Regione con la peggiore performance alle urne e Palermo è il capoluogo dove si è votato di meno) i 5 stelle conquistano tutti i posti disponibili con un consenso che sfiora il 50% dei votanti.
C’è dove il movimento si ferma al 47% ma non c’è un collegio dove non sia in testa. Il sistema elettorale è tale da non garantire che di conseguenza tutti gli eletti siano 5 stelle per effetto del sistema dei calcoli dei resti nel proporzionale ma il dato incontrovertibile è che a distanza di quattro mesi dalle elezioni regionali che hanno consegnato la Regione al centrodestra, i grillini stravincono la trornata ‘nazionale’.
La media dei voti ottenuti dal Movimento nell’Isola è il 47,6% e la tendenza non sembra destinata a cambiare nella restante parte dello spoglio.
Segue il centrodestra nel suo complesso. In Sicilia non si realizza il sorpasso della Lega che resta ben dietro pur prenderndo voti. Forza Italia è il primo partito della coalizione con il 21% e trascina la coalizione stessa oltre il 31% in media.
Il crollo del Pd in Sicilia è impietoso con cifre che parlano di neanche il 12% al Senato e di poco più del 10% alla Camera nella Sicilia occidentale con una punta poco superiore al 12% nella Sicilia orientale. Una disfatta.
Supererebbe di misura il 3% su base regionale al Senato Liberi e Uguali, dato che non replica alla Camera.
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