Un ospite particolare, un tifoso rosanero graditissimo. Che ha atteso tantissimo questo momento. Nicolò Maja, il ragazzo lombardo unico sopravvissuto alla strage di Samarate e tifoso del Palermo è riuscito a coronare il suo sogno: quello di vedere allo stadio i sui beniamini. E di incontrarli. Il giovane è presente, infatti, allo stadio Sinigaglia di Como dove si gioca la sfida di campionato tra i lariani ed i siciliani.

Nicolò è stato Maja è stato accolto nel ritiro prepartita del Palermo dal capitano del club Matteo Brunori e dall’allenatore Eugenio Corini.

Il dono di capitan Brunori, l’abbraccio con Mirri

Brunori ha donato una maglia rosanero numero 9 con la scritta Nicolò sulle spalle e una lunga dedica. “Sei contento di venire allo stadio?” ha chiesto Brunori al ragazzo. “Contentissimo” ha
risposto Maja. Corini lo ha accolto con calore informandosi anche sulle sue condizioni di salute. “Finalmente ce l’abbiamo fatta a farti venire da noi – ha detto l’allenatore del Palermo
rivolto a Nicolò – So che è dall’anno scorso che volevi incontrarci, ce l’abbiamo fatta finalmente. Stai meglio e siamo felici di vederti stare bene”.

Nicolò Maja è sugli spalti dello stadio Sinigaglia di Como per assistere alla partita del campionato di serie B fra i padroni di casa del Como e il Palermo.

Un anno fa la strage a Samarate

Un anno fa, nella notte fra il 3 e il 4 maggio a Samarate in provincia di Varese il padre di Nicolò Alessandro uccise la moglie e la figlia 16enne. Nicolò fu l’unico a salvarsi dalla furia omicida del padre.

Adesso Alessandro Maja si trova in carcere per avere ucciso a colpi di martello la moglie, l’altra figlia Silvia e aver gravemente ferito lo stesso Nicolò nella notte del 24 maggio 2022, mentre la famiglia dormiva nella loro abitazione di Samarete, in provincia di Varese. L’uomo è accusato del duplice omicidio delle due donne e del tentato omicidio del figlio. Secondo gli inquirenti, Maja avrebbe aggredito nel sonno tutta la sua famiglia perché, secondo investigatori e inquirenti, non aveva accettato l’idea che sua moglie potesse desiderare una vita senza di lui. La donna aveva infatti manifestato l’intenzione di separarsi del marito. Da quanto emerso dalle indagini, Maja si è scagliato prima contro la moglie, che riposava sul divano del salone, poi è andato nella camera di Giulia, prima di dirigersi da Nicolò, che nel frattempo si era svegliato e, accortosi di quanto stava succedendo, ha iniziato a chiedere aiuto attirando l’attenzione dei vicini.