Niente navi della legalità (ma non è la prima volta e quest’anno scarso coinvolgimento scolastico visto che nella stessa data si svolgerà il concorso per i dirigenti (ovvero i presidi) che coinvolgerà scuole e docenti. La memoria della strage di Capaci, a 32 anni di distanza, cambia volto.
Anche quest’anno, però, nonostante le manifestazioni in tono minore e, più ce altro, statiche, c’è il rischio di scontri e polemiche visto che gli antagonisti sono pronti a scendere in piazza con un corteo simile a quello anche nel 2023 si infranse contro il muro delle forze dell’ordine che avevano il mandato di evitare il contatto con le manifestazioni ufficiali.
Fulcro di tutto, quest’anno, sarà il nuovo Museo voluto dalla Fondazione Falcone. Il Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (così si chiama) è un progetto in esclusiva della Fondazione Falcone che comprende il Palazzo Jung, assegnato dalla Città Metropolitana per i prossimi vent’anni a tale scopo, seguito dalla sede di Roma di via dei Gracchi e da un edificio storico che la Provincia Autonoma di Bolzano e il Comando Truppe Alpine stanno definitivamente individuando nel cuore del territorio dell’Alto Adige.
Il Museo è parte della Fondazione Falcone, con Maria Falcone Presidente e Vincenzo Di Fresco consigliere di riferimento e a capo del progetto curato da Alessandro de Lisi.
Si comincia con la manifestazione di commemorazione e riflessione sul presente alle 10 a Palazzo Jung, in via Lincoln 72. Sarà l’occasione di presentazione in anteprima del Museo del presente.
Dalle ore 10 alle ore 11.45 in diretta RAI, dal palco allestito nel parco del Museo del presente sarà possibile accedere per seguire il momento della cerimonia di presentazione, alla presenza dei vertici dei partner istituzionali del territorio che interverranno, come il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il Sindaco della Città Metropolitana e della Città di Palermo Roberto Lagalla, della Provincia Autonoma di Bolzano il Vice Presidente Daniel Alfreider per poi proseguire con le istituzioni nazionali, ad oggi confermate, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, la Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Chiara Colosimo, dei vertici della DEA, dell’FBI, della rappresentanza del Governo degli Stati Uniti d’America con la Console Generale Tracy Roberts-Pounds con Louis J. Freeh, già Direttore Generale dell’FBI e amico di Giovanni Falcone.
Accanto a Maria Falcone, Presidente della Fondazione Falcone saranno presenti sul palco anche i diversi partner che hanno concorso e concorreranno direttamente alla realizzazione del Museo del presente, tra questi Mitsubishi Electric Italia, Eni, Fondazione Conad, Irfis, Confcommercio, Cisl, Città di Vimercate, Comando Truppe Alpine dell’Esercito Italiano, Associazione Nazionale Alpini, presenti anche le aziende leader dell’industria e del design italiano Alcea, Cigierre, Edra, Plank, Unifor, Scent Company, Silca di Cesena, Viabizzuno e diverse altre realtà produttive.
Dalle ore 13 alle ore 17.58 sarà possibile visitare gli spazi rigenerati della Galleria del presente e della Biblioteca Blu, fino ad esaurimento della capienza.
Dalle ore 17 alle ore 17.58 sarà possibile partecipare al concentramento di commemorazione civile nei pressi dell’Albero Falcone, in via Notarbartolo, simbolo di aggregazione sociale e civile sin dalle ore successive alla strage di Capaci ai giorni nostri.
A seguire, in forma riservata, alle ore 19 sarà celebrata la messa di suffragio nella Basilica Metropolitana di San Domenico in memoria delle vittime della strage di Capaci.
Ma anche quest’anno ci sarà una contromanifestazione analoga a quella che lo scorso anno andò a cercare contatto e polemiche. “A un anno dal 23 maggio 2023, quando migliaia tra studenti, lavoratori e sindacalisti hanno subìto la repressione per impedire loro di raggiungere l’Albero Falcone, scendiamo nuovamente in corteo per le strade di Palermo, per un’antimafia sociale e intersezionale che rigetti le passerelle, le ipocrisie e le complicità di Stato” scrivono in una nota ufficiale le associazioni del comitato organizzatore delle contro manifestazioni.
“Il prossimo 23 maggio, in occasione del 32° anniversario della strage di Capaci, associazioni, comitati studenteschi, sindacati e tante altre realtà sociali, scenderanno per le strade di Palermo con un corteo popolare – che partirà alle 15 dalla Facoltà di Giurisprudenza – per dire “Resistiamo” afferma il Coordinamento sociale antimafia che promuove il corteo.
“Il corteo “popolare per un’antimafia sociale intersezionale”, vuole rivendicare la necessità di inserire la lotta alla mafia in un contesto più ampio di lotte sociali – aggiungono gli organizzatori – Da un lato, la ricerca e la pretesa delle verità mancanti sulle stragi (non solo quelle del biennio ’92-’93) per rispondere a una Giustizia attesa da decenni; dall’altro, invece, l’analisi della condizione politica, sociale, culturale, economica e internazionale in cui vive la Sicilia e il Paese intero. La città di Palermo è chiamata in corteo per dare vita ad un’antimafia che riparta dal basso: per riappropriarci dei nostri spazi, difendere i nostri diritti e pretendere verità e giustizia”.