Domani alle 20.45, a Palazzo dei Normanni per il 26esimo anniversario della Strage di via D’Amelio sarà messa in scena una pièce teatrale, dal titolo “Sono Emanuela Loi” – a cui assisteranno il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè e il direttore generale della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso.
Rappresentata la storia dell’agente di scorta morta il 19 luglio del ’92, insieme con il giudice Paolo Borsellino e gli
altri quattro agenti.
Emanuela, quel giorno, è diventata la prima donna poliziotto morta in servizio, uccisa da un attentato mafioso. Il monologo, scritto da Eleonora Lo Curto, capogruppo dell’Udc all’Ars (regia di Alessio Piazza, con Anna Clara Giampino e “I Musicanti” di Gregorio Caimi), dà voce alla storia di una donna che aveva fatto i conti con la paura, il pericolo e il rischio di saltare in aria e vuole essere un modo per raccontare, attraverso Emanuela Loi, l’universo femminile fatto di forza, determinazione, impegno e coraggio.
“Il monologo nasce dal desiderio di raccontare l’esperienza dell’orrore della strage di via D’Amelio fuori dai riti formali e dalle narrazioni giornalistiche – spiega Lo Curto -. A parlare è Emanuela Loi, l’unica agente donna della scorta, i cui sogni finiscono in pezzi quel pomeriggio di mezza estate. Le parole di Emanuela sono cariche di verità e di brutale realismo ma la forza della speranza di quelle stesse parole supera anche la morte”.
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