Dieci ore. Tanto è durato il colloquio con Massimo Carandente e Sabrina Fina con il loro avvocato Franco Critelli e il criminologo Gianni Spoletti consulente della difesa. I due accusati di aver preso parte alla strage di Altavilla Milicia in sono stati uccisi nel corso di un esorcismo Antonella Salamone e i figli Emanuel e Kevin Barreca di 5 e 16 anni, hanno ribadito durante l’incontro nel carcere di Pagliarelli a Palermo di essere estranei ai delitti.

“I miei assistiti sono profondamente addolorati per le persone morte e dalla ricostruzione fatta da alcuni media destituite di ogni fondamento fattuale e giuridico – dice l’avvocato Critelli – Tutte e due hanno respinto l’appellativo di “ fratelli di Dio” e il movente economico destituito di ogni fondamento. Hanno ribadito di essersi recati ad Altavilla solo per pregare”.

I due coniugi hanno dato ampio mandato all’avvocato, per ogni valutazione ed opportuna azione legale, in tutte le sedi Istituzionali di legge alcuna esclusa, a salvaguardia dei loro interessi diritti coinvolti e violati dalle ricostruzioni fatte in questi mesi.

“I processi si fanno in tribunale – aggiunge l’avvocato – e non nei salotti televisivi dove neppure esiste il necessario contraddittorio dove si riportano frammenti distorsivi di una storia funesta tutta da chiarire, nella sua complessità dai contorni drammatici e dietrologici. Stiamo svolgendo complesse indagini investigative e difensive criminologiche che porteremo al processo. Nel corso del colloquio sono emersi spunti investigativi che approfondiremo a dovere”.

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