Sono 12 i miliardi che attendono ancora di essere spesi per la rete delle infrastrutture in Sicilia, per la realizzazione di opere e collegamenti. Soldi che, se non partono i cantieri, finiranno col dissolversi nel nulla accendendo un’ipoteca sul diritto alla mobilità di siciliani e prodotti made in Sicily. Ma c’è anche il tema sicurezza. Un led che s’è acceso dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. E che ha a che fare con l’incerto stato dei viadotti delle arterie siciliane. Strade, autostrade, linee ferrate, porti, aeroporti della regione, sono al centro del libro bianco “Connettere la Sicilia” elaborato da Cisl, Fit e Filca Cisl regionali.
Si tratta di un dossier lungo 234 pagine che sarà presentato martedì 28 maggio a partire dalle 9,30 nell’Arsenale della Marina Regia, in via dell’Arsenale 142, a Palermo. Una radiografia dello stato dell’arte della rete dei collegamenti dell’Isola, alla cui illustrazione interverranno tra gli altri, il segretario della Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio, la leader nazionale del sindacato Annamaria Furlan e il presidente della Regione, Nello Musumeci.
Approfondimenti tematici saranno svolti dai segretari Dionisio Giordano (Fit Sicilia) e Paolo D’Anca (Filca Sicilia). Interverranno: il presidente della Regione Nello Musumeci, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone; Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Anci Sicilia; Marco Migliore, docente di Teoria dei sistemi di trasporto nell’università di Palermo; Valerio Mele, coordinatore territoriale per la Sicilia, dell’Anas. Roberto Pagone, direttore Investimenti Area Sud di Rfi. A moderare il confronto, Lino Morgante, direttore editoriale dei quotidiani Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia.
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