E’ la storia di uno dei primi processi per stupro. La rappresentazione teatrale della storia di Artemisia Gentileschi arriva a Palermo il prossimo 12 ottobre al teatro Libero: Orazio Gentileschi denuncia il collega e amico Agostino Tassi, accusato di aver violentato, nel maggio del 1611, la figlia diciottenne Artemisia Gentileschi.

Scritto e diretto da Beppe Ranucci con Elisa Ranucci, “Artemisia Gentileschi, pittrice. Cronaca di un processo per stupro” dell’associazione Pilar Ternera nuovo teatro della commedie di Livorno, racconta uno dei primi processi per stupro documentati nella storia.

L’opera

La piéce teatrale ripercorre tutte le fasi drammatiche della violenza subita e del processo che ne seguì. Ma, per rendere giustizia all’artista, lo spettacolo non si limita a questo: celebra anche i momenti più luminosi della sua carriera, arricchendo la rappresentazione con la proiezione dei suoi capolavori e una colonna sonora evocativa.

Per tanto tempo, questo tragico episodio ha oscurato la carriera pittorica di Artemisia. Solo negli anni ’70, la sua figura è stata riscoperta e valorizzata, diventando un potente simbolo del femminismo internazionale e dell’indipendenza femminile. Artemisia non si è arresa: ha combattuto contro un trauma che, purtroppo, risuona ancora nella società contemporanea.

La storia di Artemisia Gentileschi

Artemisia Gentileschi, giovane pittrice, subì una violenza sessuale all’età di diciotto anni da parte di Agostino Tassi, un pittore amico di suo padre Orazio. L’episodio avvenne il 9 maggio 1611 e portò a un processo, i cui atti ci offrono dettagli sulla vita degli artisti coinvolti. Tassi, già sposato e con precedenti penali, promise a Artemisia di sposarla per evitare la condanna. Tuttavia, quando la verità emerse, Orazio denunciò Tassi, dando inizio a un processo che durò da marzo a novembre 1612. Artemisia subì torture durante le indagini, poiché la giustizia dell’epoca riteneva che la verità emergesse solo sotto costrizione. Tassi fu condannato all’esilio da Roma, ma riuscì a tornare grazie al suo status di pittore noto. Dopo il processo, Orazio organizzò il matrimonio di Artemisia con Pierantonio Stiattesi, un pittore di scarso livello, permettendo alla giovane di chiudere una fase dolorosa della sua vita.

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