Nuova tegola sull’emergenza cimiteriale a Palermo. Si blocca il trasferimento delle salme dal cimitero dei Rotoli a quello di Sant’Orsola. Le imprese di onoranze funebri fermano tutto per protesta “per le carenze e i ritardi nel rilascio delle certificazioni” e perché, sostengono, la loro intesa col Comune aveva come contropartita esclusivamente la “riorganizzazione degli uffici cimiteriali. Questi, anziché essere un servizio indispensabile per le aziende e per i cittadini è totalmente disorganizzato”, si legge in uno stralcio della lettera pubblicata oggi dal Giornale di Sicilia.
“Disorganizzazione degli uffici e carenza di personale”
Il referente dell’associazione Feniof ha scritto a Palazzo delle Aquile e ha messo nero su bianco l’impossibilità di “avere certificati di morte e documenti di trasporto e tumulazione”. Così sono stati interrotti i trasporti di altre 60 salme che dovevano essere sepolte a Sant’Orsola. Il servizio offerto è gratuito ma il Comune non avrebbe fornito un supporto organizzativo dagli uffici di palazzo Barone in via Lincoln.
La replica dell’assessore
L’associazione, replica al Gds l’assessore Toni Sala, “è stata costantemente informata dei passi in avanti fatti e ci spiace che abbiano preso questa decisione – spiega l’assessore Sala -. Le difficoltà degli uffici sono note, il personale è ridotto all’osso e, vista l’impossibilità di indire nuovi concorsi e le difficoltà nello spostare altre unità presso i servizi Cimiteriali, stiamo puntando sull’informatizzazione, con l’aiuto di Sispi”.
Poi Sala promette che tutte le salme verranno trasportate a destinazione “con i nostri mezzi, sebbene insufficienti”, ammette.
Emergenza infinita
Pochi giorni fa era saltato pure l’accordo con l’Esercito. L’atteso intervento da parte del Quarto reggimento genio guastatori dell’Esercito, annunciato ai primi di settembre dall’assessore Sala non ci sarà. Il motivo? “il Comune non sa come pagarlo”. Così, l’unica soluzione per scavare le nuove fosse dove inserire e interrare i 189 loculi ipogei prefabbricati, sarà l’impiego del personale Reset.
L’ennesimo problema, dopo i cinghiali a banchettare e distruggere le tombe, e le 800 salme in deposito.
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