Palermo

Stop alle nuove nomine, fumata nera all’Ars, governo e Parlamento paralizzati

Aula deserta e lavori del parlamento paralizzati da un lato, assenza della maggioranza anche in Commissione e stop a decine di nomine del governo regionale dall’altro con un rinvio che ormai diventa una sorta di abitudine essendo ormai al sesto tentativo e, infine, in questo clima, l’opposizione tenta di giocare la carta flop PNRR e ottiene la convocazione di una apposita seduta sui 360 milioni per si dalla Sicilia

Non bastano le prove tecniche di pace nel Centrodestra

Nonostante i tentativi di riportare la pace nella coalizione, la maggioranza continua a disertare i lavori e il clima resta pesante a palazzo dei Normanni mentre nel vicino Palazzo d’Orleans anche Musumeci continua con gli incontri con i segretari di Partito

Lavori d’aula paralizzati

Con l’aula semi-vuota, soprattutto tra i banchi della maggioranza, e il governo assente, la seduta dell’Ars è andata avanti con i deputati che intervenivano su diversi temi mentre si cercava di raccogliere i deputati dispersi fra i corridoi di palazzo. I disegni di legge, all’ordine del giorno, man mano, però, venivano rinviati. Saranno trattati nella prossima seduta.

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Dopo una pausa dei lavori durata qualche minuto per capire se stesse arrivando in aula il presidente della Regione, Nello Musumeci, la vice presidente dell’Ars, Angela Foti, ha riaperto la seduta rinviandola subito dopo a martedì della prossima settimana, alle 16: “Non c’è la disponibilità nel governo a venire in aula”, ha detto prima di chiudere la seduta parlamentare.

Pioggia di polemiche a sinistra

“Per l’ennesima volta la seduta d’Aula è sta rinviata non solo per mancanza del numero legale, ma anche per assenza del governo visto che nessuno dei 12 componenti della giunta era presente. Un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti dei siciliani, già umiliati dagli errori del governo costati centinaia di milioni di euro che erano destinati all’agricoltura e che non arriveranno a causa dei macroscopici errori di progettazione dell’assessorato” ha subito commentato il capogruppo del Pd all’Ars, Giuseppe Lupo. “Ancora nessuna soluzione per gli Asu – aggiunge – che da oltre 20 anni attendono una risposta chiara per la stabilizzazione, né per centinaia di famiglie di ragazzi disabili costretti a non frequentare la scuola per mancanza dei servizi di assistenza igienico personale: abbiamo chiesto che il governo riferisca in Aula sulle iniziative che intende assumere per utilizzare i fondi del Pnrr e come intende rimediare al disastro che ha provocato per il settore agricolo, ma Musumeci continua a snobbare il Parlamento regionale”.

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Stop per la sesta volta alla nomine

Un’altra fumata nera, intanto, si consumava in commissione Affari istituzionali della stessa Ars. Per la sesta seduta consecutiva è mancato il numero legale, così le nomine in enti e società pubbliche rimangono al palo. All’appello è mancata la maggioranza: presenti solo il presidente della commissione Stefano Pellegrino (Fi), i deputati del M5s Gianina Ciancio e Salvatore Siragusa, il dem Giuseppe Lupo, il parlamentare di Attiva Sicilia Matteo Mangiacavallo.

Il flop del PNRR approda all’Ars

La commissione Attività produttive, infine, ha convocato in audizione l’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla, e i responsabili dei Consorzi di bonifica per discutere della bocciatura da parte del ministero per le Politiche agricole dei 31 progetti per le reti idriche presentati, a valere sul Pnrr. Lo ha comunicato all’aula la vice presidente dell’Ars, durante la seduta parlamentare, Angela Foti. E sarà un altra seduta ad alta tensione

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