Anche l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone di Palermo si prepara a mettere in atto – a partire da domani venerdì 15 Ottobre – le misure fissate dal Decreto Legge 21 settembre 2021, n. 127, che prevede l’obbligo di possesso e esibizione su richiesta della certificazione verde COVID-19 (green pass) per accedere al luogo di lavoro.
Il regolamento interno
È stato approvato un regolamento interno che disciplina le modalità operative con cui saranno effettuati i controlli. L’obbligo è esteso a tutte le persone che a diverso titolo svolgono attività lavorativa all’interno dell’AOUP “Paolo Giaccone”.
Sono destinatari di tale provvedimento: dipendenti aziendali e universitari, specializzandi, studenti, tirocinanti, volontari, accompagnatori dei pazienti presenti nelle sale d’attesa dei reparti e del Pronto Soccorso, consulenti, formatori, dipendenti delle ditte affidatarie di servizi esternalizzati, manutentori esterni, ecc. Sono esclusi gli utenti (ad esempio chi si reca all’URP, CUP o all’Ufficio Ticket). Non sono tenuti ad esibire il green pass i soggetti già esenti dalla campagna vaccinale in possesso di una certificazione medica idonea.
I controlli
Il controllo del green pass (sia dei dipendenti che delle altre persone che accedono all’AOUP) è in capo al Rappresentante legale dell’Azienda che individua formalmente tra il personale dipendente dell’Azienda i “soggetti incaricati dell’accertamento”. Ciascun dirigente incaricato (o suo delegato) procede, a campione e con cadenza giornaliera, a verificare il possesso della certificazione verde del personale che opera all’interno della propria struttura in misura non inferiore al 20% di quello presente in servizio. Occorre assicurare che tale controllo sia effettuato, nel tempo, in maniera omogenea con un criterio di rotazione, su tutto il personale dipendente. In via prioritaria il controllo viene effettuato nella fascia mattutina della giornata lavorativa; in ogni caso coerentemente al susseguirsi dei turni lavorativi.
Le sanzioni
La verifica viene realizzata tramite l’app VerificaC19 (o altra apposita app messa a disposizione dalle Istituzioni in un secondo momento). Il lavoratore senza green pass – che sarà segnalato all’ufficio personale – dovrà essere allontanato dalla sede di servizio e sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della predetta certificazione, includendo nel periodo di assenza anche le eventuali giornate festive o non lavorative. Per i giorni di assenza ingiustificata, così come previsto dal decreto, al lavoratore non sono dovuti né la retribuzione, né altro compenso o emolumento previsto per legge e/o contrattazione collettiva e/o accordo individuale, incluse tutte le componenti della retribuzione anche di natura previdenziale, previste per la giornata lavorativa non prestata. Inoltre i giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione di ferie e comportano la corrispondente perdita di anzianità di servizio.
Lo stesso provvedimento si applica nel caso vi sia qualcuno che si rifiuta di esibire la certificazione. Se vi fossero particolari resistenze, in caso di necessità, la persona incaricata dell’accertamento potrà sempre avvalersi del servizio di sicurezza interna.
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