Si chiude un’altra pagina della storia del precariato in Sicilia. L’assessorato regionale al Lavoro ha erogato oltre 82 milioni all’Inps quale somma pattuita dall’atto transattivo sottoscritto con l’Istituto previdenziale. La transazione era stata siglata lo scorso 6 febbraio ed entro il prossimo mese di aprile la Regione avrebbe dovuto erogare i fondi, pagamento avvenuto già nei giorni scorsi. La somma vantata dall’Istituto nazionale della previdenza sociale riguardava anticipazioni erogate per diversi anni in favore dei soggetti impegnati in attività socialmente utili e di quelli appartenenti al bacino Emergenza Palermo ex Pip.
Azzeramento del contenzioso
“L’azzeramento di questo antico contenzioso – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – conferma la bontà del lavoro svolto dal nostro governo nel percorso di risanamento e di pulizia dei conti avviato fin dall’inizio del nostro mandato. Proseguiremo in questa virtuosa operazione con impegno nell’interesse della Sicilia ad avere i conti in ordine senza rinunciare ai servizi e agli investimenti”.
“Siamo riusciti a chiudere, finalmente, un’annosa questione ereditata dai precedenti governi; la situazione debitoria della Regione, infatti, era iniziata alla fine degli anni Novanta e si era protratta per oltre 24 anni – dichiara l’assessore al Lavoro, Nuccia Albano – La transazione è stata resa possibile grazie al lavoro dei nostri uffici e alle interlocuzioni con il direttore regionale dell’Inps, Sergio Saltalamacchia. Attraverso l’erogazione di tutta la somma prevista dall’atto transattivo, avvenuta con due mesi d’anticipo rispetto alla scadenza prefissata, abbiamo così evitato ulteriori danni economici e d’immagine per la Regione”.
Come era maturato il debito
In pratica, l’Inps, dalla fine degli anni Novanta fino a gennaio 2018, ha svolto un servizio di erogazione del sussidio spettante ai lavoratori Asu e al personale Pip Emergenza Palermo con fondi che dovevano essere a carico alla Regione. Accertato il debito di 141.342.263 euro, gli uffici regionali hanno definito con l’Istituto di previdenza un percorso di riesame per appurare la certezza della somma e, dopo un attento esame della documentazione e varie interlocuzioni, si è arrivati a un riconoscimento di 82.577.070 euro, con un risparmio di 58.765.193. È stata quindi predisposta una ipotesi transattiva che è stata accettata dall’Inps. L’Avvocatura dello Stato, nel 2023, ha poi dato parere favorevole alla transazione tra la Regione Siciliana e l’Inps e adesso si è arrivati all’erogazione di tutta la cifra pattuita.
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