“Mancano i medici dell’Asp per i controlli sulle salme”: un fatto che avrà, come conseguenza, lo stop alle operazioni di tumulazione nei cimiteri di Palermo. E’ questa l’ultima emergenza che si ritrovano ad affrontare le famiglie e gli addetti ai lavori operanti nelle strutture cimiteriali del capoluogo siciliano. Una situazione che, secondo quanto riferito dalle sigle sindacali delle agenzie funebri, perdurerà almeno fino al 31 luglio.

Zimmatore (Feniof): “Non possiamo effettuare le tumulazioni”

A parlare della situazione è il rappresentante dell Feniof Eugenio Zimmatore che, ai nostri microfoni, raccontano del momento di difficoltà vissuto negi cimiteri palermitani. “A Palermo piove sul bagnato – sottolinea -. Abbiamo avvisato il Comune di questa situazione. I medici dell’Asp deputati alla supervisione delle operazioni di sepoltura sono in ferie fino al 31 luglio. Fatto che costringe le agenzie a portare le salme a deposito. Quando si lavora sulle operazioni di sepoltura, la normativa prevede che ci debbano essere dei medici che vengono a verificare l’apertura e chiusura delle tombe. Ciò al fine di seppellire le salme o le urne”.

“Situazione critica, facciamo appello all’Asp”

“In pratica, ad oggi, facciamo le pratiche, andiamo al cimitero ma poi possiamo soltanto deporre le salme a deposito“, sottolinea Zimmatore. L’esponente della Feniof puntualizza che il problema non riguarda soltanto il cimitero dei Rotoli, dove persiste un’emergenza da oltre due anni, ma tutte le strutture del capoluogo siciliano. “E’ un problema che riguarda tutti i cimiteri. Addirttura, a Sant’Orsola, non svuoteranno neanche i loculi. E’ un problema di tutta la città. Rivolgiamo un appello all’Asp e all’assessore Razza, al fine di trovare medici che possano andare nei cimiteri”.

Preoccupazione per il cimitero dei Rotoli

A preoccupare però è soprattutto la struttura di lungomare Cristoforo Colombo. L’emergenza cimiteriale, in corso da oltre due anni, sta vivendo in questi giorni un nuovo apice, una nuova pagina vergognosa per la città. Barea deposito che, da tempo, hanno superato quota 1000, con picchi di oltre 1200 salme. Feretri che attendono da mesi e, in alcuni casi, da più di un anno una degna sepoltura. Un problema a cui non si riesce a trovare una soluzione definitiva e per la quale, comunque, bisognerà attendere l’insediamento della nuova Giunta, con la relativa nomina del nuovo assessore ai Servizi Cimiteriali.