Palermo dice stop alle affissioni pubblicitarie selvagge e gli amministratori si mettono al lavoro per regolamentare il settore. Manifesti di tutte le dimensioni si trovano per esempio davanti al Palchetto della Musica alla Kalsa, alla chiesa della Catena di corso Vittorio Emanuele ma anche all’Orto botanico e al lungomare di Mondello. Non sarà più così.
Come scrive il Giornale di Sicilia di oggi, l’assessorato alle Attività produttive ha elaborato l’aggiornamento del regolamento sulla pubblicità che adesso dovrà essere vagliato dal Consiglio comunale ed ottenere l’approvazione definitiva per diventare operativo.
Con il nuovo piano sarà vietata la pubblicità a meno di 15 metri dai monumenti, dai palazzi e dai giardini storici. Ma anche a meno di 150 metri dalla battigia. Significa, per esempio, che i cartelli sul lungomare di Mondello dovranno essere smontati, così come tutti quelli che assediano i monumenti cittadini.
Il regolamento prevede che la pubblicità privata occupi complessivamente 34 mila 135 metri quadri di suolo pubblico. Il piano divide la città in 81 lotti da accorpare in 14 maxi raggruppamenti da mettere, per la prima volta, a bando. Ogni ditta potrà concorrere per un massimo di tre maxilotti.
Il Comune – se Sala delle Lapidi approverà la delibera prima delle ferie estive – vorrebbe pubblicare i primi bandi già in autunno.
“Il Consiglio ha due mesi di tempo da adesso per approvare definitivamente il regolamento – dice ancora al Giornale di Sicilia l’assessore alle Attività produttive Giovanna Marano – Pubblicare i bandi entro l’ autunno ci consentirà di chiudere l’anno nel segno di una svolta epocale che mette ordine in un settore finora non regolamentato e ha l’obiettivo di restituire armonia e bellezza, ma anche di dare certezze a chi investe”.
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