Stop agli attuali contratti “D6”, ogni deputato avrà a disposizione un budget (la cifra dovrebbe aggirarsi attorno ai 6000 euro al mese) per contrattualizzare a tempo determinato, nel corso della legislatura, un collaboratore ed un portaborse che dovranno rispondere a requisiti di professionalità.
È questa l’ipotesi alla quale stanno lavorando gli uffici dell’Ars come emerso a margine del Consiglio di presidenza a proposito del personale dei gruppi parlamentari e che potrebbe essere formalizzata attraverso un emendamento alla finanziaria in discussione all’Ars. Attraverso lo stesso emendamento dovrebbero anche essere salvaguardati i circa 80 “cosiddetti stabilizzati”, personale che da anni lavora per i gruppi parlamentari.
Durante il Consiglio di Presidenza, che non ha assunto alcuna decisione, ci sarebbe stato un accesso scambio di vedute tra il vice presidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri (M5s) e il deputato-segretario Nello Di Pasquale (Pd). I due avrebbero espresso posizioni contrapposte, in particolare Dipasquale avrebbe proposto un percorso di vera stabilizzazione dei precari storici (cosiddetti stabilizzati) negli organici dell’Ars attraverso una interlocuzione con le Camere.
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