Un pronunciamento ufficiale sui concorsi sanitari ancora non c’è ma l’indiscrezione si è fatta sempre più insistente fra venerdì e sabato e adesso sembra che sarà al centro del confronto di domani fra i componenti della maggioranza di governo regionale.
Convocato per discutere di piano di riordino della rete ospedaliera, manovrina di bilancio e nomina alla Sac il vertice voluto dal Presidente della Regione è stato preceduto da tensione con Sicilia Futura che lasciava trapelare ipotesi di rimpasto e l’Udc pronto a dare battaglia ma domani non si parlerà affatto della ‘bufala’ rimpasto. Non ci sarà alcun rimpasto nell’ultima fase della giunta Crocetta anche se le forze in campo non sono equilibrate il Presidente della Regione sembra intenzionato a dare spazio a Sicilia Futura di Cardinale e compagni con qualche posto di sottogoverno a partite proprio dalle nomine alla Sac di Catania secondo le indiscrezioni che filtrano.
Ma a parte le piccole beghe di poltrone e poltroncine e i piccoli spostamenti di somme in cambio del voto in aula per approvare le variazioni di bilancio saltate già due volte dalla riapertura, il vero nodo è e resta la sanità e dunque, adesso, i concorsi sanitari.
La decisione di fermare il riordino della rete ospedaliera e sconfessare un piano che si dice ‘mai esistito’ anche se una bozza c’era chiaramente come ha ammesso a BlogSicilia anche l’assessore Gucciardi precisando, però, che era solo una base sulla quale innestare ancora quasi tutte le scelte da fare, avrà delle conseguenze.
La proroga rispetto al decreto Balduzzi ottenuta dalla Regione mesi fa scade il 31 dicembre 2017 dunque i tagli si possono fare con calma, anzi si possono perfino scaricare sul prossimo governo che si insedierà a novembre 2017 ma il Ministero dell’Economia al quale Gucciardi ha chiesto di poter procedere con le assunzioni e i concorsi nelle more della definizione del piano si starebbe preparando a dire di no.
Il risultato è evidente: da un lato il vantaggio di evitare tagli,polemiche e scontri in periodo elettorale, dall’altro l’impossibilità di ‘vendersi’ con l’elettorato assunzioni e concorsi per questa maggioranza. Un bel dilemma per il vertice di maggioranza di domani.
Gucciardi porterà la sua idea tecnica e dirà chiaramente che non si gioca con la vita e la salute delle persone e che il piano è tecnico ma la politica deve fare delle scelte e assumersi delle responsabilità che non possono essere demandate e scaricate sempre e solo sui tecnici.
Ma intanto, nel corso della mattina, arriva lo stop di Ncd che annuncia che domani diserterà il vertice (leggi qui)
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