Nessuna firma sull’accordo per la mobilità volontaria dei dipendenti Sma Auchan in Sicilia. Al termine dell’incontro di oggi i sindacati di categoria non hanno apposto la firma sulla bozza di accordo chiedendo di essere riconvocati in data successiva al 28 maggio giorno di convocazione delle parti al Ministero dello Sviluppo economico.
“La vertenza siciliana non può essere considerata cosa diversa e separata dalla vicenda complessiva a livello nazionale” dice Mimma Calabrò segretario regionale Fisascat Cisl “la situazione nell’isola deve rientrare nella più complessa visione italiana. In poche parole i lavoratori siciliani devono avere le medesime opportunità ed il medesimo trattamento di quelli del resto del Paese”.
I sindacati decideranno sull’accordo solo dopo che saranno stati chiariti molti aspetti della cessione e del futuro piano industriale
Appena ieri era stata ufficializzata la cessione a Conad dell’intero gruppo. Saranno coinvolti 46 ipermercati e 230 supermercati dislocati per l’intero territorio italiano, ad eccezione dei 33 supermercati siciliani a marchio Simply Sma per i quali sembrerebbe già avviato un percorso per il rilevamento da parte di un gruppo imprenditoriale locale.
“In Sicilia, dunque, la situazione non sembra essere altrettanto chiara e definita – continua la Calabrò – Si attendono, infatti, conferme sul gruppo che rileverà il perimetro regionale dei supermercati a marchio Simply Sma per poter avviare confronti costruttivi a tutela delle centinaia di lavoratori coinvolti nella possibile cessione. Se da un lato,infatti, è certo che gli Iper a marchio Auchan passeranno a Conad e che i Super a marchio Sma sembrano essere oggetto di interesse di imprenditori locali, resta da sciogliere il nodo sugli Iper a marchio Sma che vivono in ipotetico limbo”.
“Necessita dunque chiarezza sull’intero piano industriale che avrà refluenze su centinaia di lavoratori e delle loro famiglie – conclude la sindacalista – E’ necessario attivare subito un confronto con i vertici aziendali perché ai lavoratori siciliani va data la giusta chiarezza e le dovute garanzie a tutela del lavoro e dei loro diritti”.