Le parole del tecnico rosanero Roberto Stellone alla vigilia del match contro il Cosenza: “Questa squadra non può non ambire alla promozione diretta. Però può anche non bastare, inutile nascondersi. Il campionado di B è difficile e in ogni partita serve attenzione e sacrificio”.

“Il Cosenza cercherà di metterci in difficoltà, è una squadra che cambia spesso modulo, dunque non è facile preparare la partita. Abbiamo la fiducia che deriva dai recenti risultati, sarà importante non avere fretta di segnare subito”.

Su Zamparini: “E’ un uomo molto impegnato, spesso mi manda messaggi tramite il direttore Foschi, con cui ho contatti giornalieri. Io credo comunque che sia soddisfatto. Il campionato è molto lungo e può sembrare semplice ma non lo è. Pensiamo solo a recuperare punti a chi ci sta davanti, arrivare in vetta e rimanerci fino alla fine”.

Su Nestorovski: “Che lui segni 30 gol non mi interessa. Tutti gli attaccanti hanno periodi belli e altri meno belli. A me interessa solo che alla fine il Palermo arrivi dove merita. Certo, guardo le sue statistiche e spero che il suo trend rispetto all’anno scorso cambi”.

“Farò 4-5-6 cambi rispetto all’ultima partita. Questa di domani è l’ultima di un ciclo di 4 incontri in 15 giorni. Il turn-over organizzato prosegue e voglio mantenerlo. Era già organizzato, prevedendo la condizione dei giocatori ed eventuali espulsione o giocatori che non avevano recuperato”.

“E’ importante per tenere tutti sulla corda e dosare bene le energie e i risultati ci stanno dando ragione: abbiamo quasi sempre vinto. Del resto abbiamo una rosa ampia, che senso avrebbe non farlo e trovarci in casa 12 giocatori scontenti?”.

Una battuta su Rispoli: “Non era neanche da espulsione forse, quindi ritengo davvero esagerate le due giornate di squalifica. Conoscendolo non era assolutamente intenzionale. Se avrebbe giocato o no in merito alle mie rotazioni non lo saprete mai (ride n.d.r.)”.

Sui tifosi: “Io non voglio e non devo fare proclami. Prima o poi la gente verrà a sostenerci. Più verranno più probabile sarà la vittoria e viceversa. Il dodicesimo uomo in campo a mio avviso è qualcosa di fondamentale. Difficile che si vincano i campionati senza seguito di pubblico”.