Ancora botta e risposta Citta Metropolitana Palermo- Piano Battaglia sulla gestione della stazione sciistica sulle Madonie.
In una una nota della Direzione Edilizia e Beni Culturali si legge. “La città Metropolitana di Palermo nonostante le criticità finanziarie degli ultimi anni, ha garantito ogni anno l’operatività della Stazione Sciistica di Piano Battaglia. A seguito dell’acquisizione di un parere dell’Anac che indicava come inderogabile la strada della procedura aperta per l’affidamento del servizio di gestione delle piste da discesa, si è bandita una gara per tale attività”.
La società di gestione degli impianti di risalita di Piano Battaglia ha proposto ricorso avverso il bando ed il Tar in primo grado ha ritenuto legittimo l’operato della Città Metropolitana. “Sopravviene adesso, da parte della Società Piano Battaglia Srl, un ulteriore ricorso al Tar inerente la rescissione del contratto di concessione – continua la nota – Nonostante il nuovo scenario, la Città Metropolitana, insieme a tutti gli altri Enti del Territorio Madonita, conferma l’impegno a ricercare una soluzione per ottenere la stabile gestione della Stazione Sciistica nel rispetto delle norme vigenti”.
Ma ecco che arriva la controreplica della società di gestione Piano Battaglia Srl: “In merito alla nota diramata dalla Direzione Edilizia e Beni Culturali della Città Metropolitana di Palermo, sollecitati da rappresentanti delle Istituzioni, associazioni, molti cittadini ed utenti, corre l’obbligo di precisare che – preso atto delle sopravvenute difficoltà finanziarie della Città Metropolitana di Palermo (che, pur gestendo un bilancio da 150 milioni di Euro, non riesce a trovare risorse sufficienti per assolvere all’onere di gestione delle piste da discesa, assunto nei confronti della Regione Siciliana) – è stata la Piano Battaglia srl a garantire per tre anni con proprie risorse finanziarie l’operatività della stazione sciistica”.
“Atteso che, altrimenti, tale operatività non si sarebbe avviata del tutto. Contrariamente a quanto riportato, il parere dell’ANAC non indica in alcun modo la strada della procedura aperta, meno che meno inderogabilmente – prosegue la nota -. Afferma invece che è possibile procedere all’affidamento delle piste alla Piano Battaglia srl, modificando il contratto senza una nuova procedura di aggiudicazione, come è noto, ai sensi dell’art. 175 del Codice degli Appalti. Chi volesse può leggere il parere dell’ANAC sulla pagina FB della Piano Battaglia srl. In ogni caso, pur procedendo come la Città Metropolitana ha ritenuto, già dal dicembre del 2019 ci è stato impedito di aprire gli impianti di risalita, nonostante le ingenti e costose attività tecniche e burocratiche di legge poste in essere dall’ottobre 2019 al fine di assicurare e garantire il perfetto funzionamento degli impianti. Per evitare il protrarsi dell’interruzione della gestione, abbiamo già espresso, nel corpo del ricorso al TAR cui si fa cenno, la nostra disponibilità ad un accordo bonario per riconsegnare immediatamente gli impianti di risalita, perché la Pubblica Amministrazione ne faccia l’uso che ritiene”.
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