Danneggiata a Caltavuturo (Palermo) la statua dedicata alle vittime della mafia. Qualcuno la scorsa in via Giovanni Falcone ha vandalizzato l’opera realizzata da Letizia Li Puma, dedicata alle vittime delle stragi di mafia di Capaci e di via D’Amelio. La denuncia è stata presentata dall’amministrazione comunale. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
“Purtroppo è l’azione giovani vandali che passano le loro giornate danneggiando la cosa pubblica. E’ successo anche nel parco giochi del Comune e adesso è toccato alla statua realizzata per ricordare le vittime della mafia. Il Comune farà di tutto per restaurare la statua”. Lo dice il sindaco di Caltavuturo Salvatore Di Carlo. “Spero che presto venga ripristinata l’integrità della scultura – dice il consigliere comunale ed ex sindaco Domenico Giannopolo – Il messaggio che deve passare è quello dell’antimafia e dei suoi simboli e non quello del vandalismo demolitorio”.
Mancano ancora un paio di settimane all’inizio dell’anno scolastico, la data è variabile da scuola a scuola per effetto dell’autonomia scolastica, ma già sono più io problemi e le difficoltà che le certezze. Fra polemiche sull’assegnazione degli insegnanti e guai di natura edile con tante strutture fatiscenti, ci si mettono anche i vandali.
In due scuole di Palermo sembrava fossero entrati i ladri ma non è stato rubato niente. I vandali sono entrati nella scuola Madre Teresa di Calcutta in via Maqueda e nella scuola Ilaria Alpi in Corso dei Mille. In entrambi i plessi scolastici alcuni giovani hanno fatto irruzione forzando le finestre. Hanno rovistato nelle classi ma senza portare via nulla. In tutte e due plessi gli impianti di videosorveglianza non erano funzionanti. Le indagini sono condotte da polizia e carabinieri.
Alcune settimane fa ladri erano entrati in azione nella scuola Mantegna Bonanno in via Bologni a Palermo a due passi dall’aeroporto di Boccadifalco. Qualcuno è entrato nel plesso scolastico e ha rubato due computer e messo a soqquadro alcune classi. Le indagini sul furto sono condotte dalla polizia.
Nei giorni precedenti, i ladri sono entrati in azione all’istituto Turrisi Colonna di piazza Gran Cancelliere, nel centro storico, e hanno rubato le macchine esterne dei condizionatori. Quattro, in tutto, le unità portate via, per un valore complessivo di circa mille euro. Chi è entrato in azione avrebbe prima staccato la corrente, per poi tranciare i cavi e mettere a segno il furto. Quando dalla scuola è stato lanciato l’allarme, sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno effettuato i rilievi e avviato le indagini per risalire ai responsabili. Le telecamere dell’impianto di videosorveglianza non sono funzionanti.
Non è la prima volta che l’istituto viene preso di mira dai ladri, ma in un altro caso il colpo andò in fumo: un uomo fu infatti sorpreso nei locali della scuola e fu arrestato in flagrante. Dopo avere infranto il vetro di una porta d’ingresso al piano seminterrato, entrò nella struttura e danneggiò il distributore di bibite nel tentativo di portare via i soldi all’interno. Alla vista dei carabinieri tentò la fuga, ma fu inutile.
A maggio, invece, un furto con simili modalità è stato messo a segno al dipartimento di Biomedicina, neuroscienze e diagnostica avanzata dell’università, in corso Tukory. Anche in questo caso, infatti, sono state rubate le unità esterne dei condizionatori. “Per recuperare il ferro vecchio e qualche cavo di rame all’interno delle macchine – ha detto con amarezza Giuseppe Ferraro, direttore del dipartimento – hanno mandato in fumo ricerche che andavano avanti da oltre dieci anni”. Per noi è stato un duro colpo. Un danno non quantificabile”.