L’arrivo dell’autunno ha praticamente fatto scorrere i titoli di coda sulla stagione turistica estiva in Sicilia. Tra luci e ombre va in archivio un periodo comunque positivo per l’isola con l’afflusso di tanti turisti da diverse parti del mondo.

I numeri inoltre certificano una crescita della Sicilia nel terzo settore con oltre 105 mila imprese del settore turismo e servizi rilevate, oltre 400 mila persone occupate e un tasso di crescita superiore all’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

“La Sicilia si conferma una meta turistica di rilevanza internazionale – afferma il presidente di Assoimpresa Mario Attinasi – lo dimostrano i dati di crescita economica e di occupazione, nonostante le tantissime difficoltà a reperire il personale qualificato, l’altissimo grado di burocrazia e l’elevato peso fiscale per le imprese e le famiglie”.

Le infrastrutture però continuano ad essere un punto debole per la crescita della Sicilia: “Penso che dopo tanti anni di negligenza adesso sia arrivato il momento di programmare la realizzazione di alcune opere indispensabili per il futuro economico e sociale della Sicilia – sottolinea Attinasi – mi riferisco ai dissalatori, ai termovalorizzatori, alla manutenzione straordinaria di strade e autostrade e ai collegamenti in treno o bus tra i capoluoghi di provincia.

Naturalmente il Ponte sullo stretto è assolutamente indispensabile per potere garantire l’alta velocità anche in Sicilia”. Il presidente di Assoimpresa affronta anche il tema della destagionalizzazione: “La Sicilia potrebbe vivere di turismo tutto l’anno, purtroppo manca un piano strategico che potrebbe permettere di intercettare importanti flussi turistici anche nella cosiddetta bassa stagione, cioè da novembre a febbraio”.