“Passi in avanti verso la definizione del protocollo per arrivare alla stabilizzazione del personale precario della sanità e all’incremento dell’indennità per i lavoratori del pronto soccorso”. A dichiararlo sono Gaetano Agliozzo e Antonio Trino della Fp Cgil, Paolo Montera e Marco Corrao della Cisl Fp, Salvatore Sampino e Pippo Piastra della UilFpl, a margine dell’incontro tenutosi oggi tra i sindacati e l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo.
Primo obiettivo dell’incontro odierno, l’individuazione di criteri chiari e delle priorità da dare alle aziende sanitarie per arrivare all’assunzione a tempo indeterminato delle varie tipologie di precari che operano nel servizio sanitario regionale , come previsto dalle norme vigenti, nel rispetto delle previsioni del fabbisogno del personale. “Abbiamo chiesto – affermano i sindacati – che si adottino dei criteri che diano priorità ai lavoratori che per maggior tempo hanno avuto un contratto a tempo determinato”.
“Per il personale sanitario e gli operatori socio sanitari con anzianità di 36 e 18 mesi la norma già esiste – spiegano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – mentre per l’inserimento del personale tecnico e amministrativo che abbia superato la selezione di ingresso occorrerà attendere l’approvazione del decreto Milleproroghe. Infine – aggiungono le organizzazioni sindacali – sempre all’interno del fabbisogno, occorrerà verificare l’esistenza di spazi per tutto il personale sanitario, tecnico e amministrativo assunti col “clik day”. Auspichiamo che già nel prossimo incontro si possano definire i criteri e, per questo – concludono – sarà necessario che il tavolo tecnico lavori a ritmi serrati per arrivare a una soluzione definitiva”.
La seconda questione trattata al tavolo, ha riguardato la firma di un protocollo regionale per l’aumento dell’indennità di Pronto soccorso ai sensi dell’art 107 del Ccnl sanità 2019-2021. “Questa indennità è stata erogata, non ancora da tutte le aziende sanitarie ed ospedaliere, a titolo di acconto per una quota pari a 40 euro. Abbiamo richiesto di verificare – le somme a disposizione e le unità interessate, per poi poter arrivare possibilmente ad un importo di 100 euro, su base mensile.”.
“Riteniamo che sia fondamentale tenere conto di tutto il personale assunto durante l’emergenza covid, che potrebbe rappresentare uno dei pilastri della riforma dell’assistenza territoriale che sarà potenziata con i fondi del Pnrr”. È quanto rappresentato dalla Fials Sicilia.
“L’assessore – dice Sandro Idonea, segretario regionale Fials – ha spiegato che aspetta i provvedimenti del governo nazionale con il Milleproroghe per capire quali saranno le decisioni prese. A quel punto ci incontreremo per capire come agire sulla base delle regole stabilite da Roma. Di certo sarà importante stabilire un criterio unico per tutte le aziende”. Nel corso dell’incontro la Fials ha ribadito anche l’opportunità di sistemare una volta per tutte le problematiche che riguardano la Seus e in particolare quella della pianta organica, che registra una carenza di circa 200 unità di personale con vuoti soprattutto in Sicilia orientale, oltre al problema degli inabili che senza una ricollocazione rischiano il licenziamento”.
Attivazione di un protocollo d’intesa tra l’assessorato e le organizzazioni sindacali sulle linee di indirizzo per le procedure di stabilizzazione e il pagamento delle indennità di pronto soccorso fino a 100 euro così come già attivato in altre regioni come la Lombardia.
Il Nursind Cgs, presente con il segretario regionale Salvo Calamia e i delegati Alfredo Guerriero e Massimo Latella, ha chiesto maggiore chiarezza sul fronte dei precari, in attesa che da Roma tra qualche giorno arrivi la norma che dia il via libera alle procedure. In particolare il Nursind ha chiesto “l’emanazione di linee guida e regole chiare per l’applicazione delle procedure di stabilizzazione per le aziende sanitarie siciliane affinché si attivino le assunzioni del personale precario assunto per emergenza covid. Molte aziende infatti sono in ritardo perché attendono indicazioni assessoriali. Abbiamo inoltre sollecitato il rinnovo dei contratti del personale covid, che è in scadenza in molte aziende a febbraio, chiedendo una proroga al 31 dicembre e con orario pieno per tutti a 36 ore. Mentre sui contratti co.co.co, partita iva e amministrativi serve fare chiarezza e fornire indicazioni chiare su come e soprattutto in che modo stabilizzare questo personale”.
Il Nursind ha inoltre chiesto all’assessore Volo di intervenire contro la carenza di personale in diverse aziende con forti criticità come il Policlinico di Messina. “È necessario intervenire, secondo noi – prosegue il Nursind – invitando i manager ad una maggiore condivisione con i sindacati e con oculatezza nelle scelte di gestione del personale visto i limiti del tetto di spesa per il personale. A riguardo è molto importante portare avanti l’iter per sviluppare l’assistenza sul territorio, vero filtro per il potenziamento della sanità in futuro”.
La sanità siciliana “ha bisogno di investimenti e risorse umane e non può permettersi di disperdere le professionalità e le competenze di chi, durante l’emergenza Covid, ha garantito il funzionamento dei servizi a beneficio dei cittadini. Oggi abbiamo chiesto con forza al governo regionale di prorogare i contratti dei precari, in attesa che Roma nel Milleproroghe estenda la stabilizzazione anche al personale non medico”. Lo dice Giuseppe Badagliacca del Csa-Cisal. “Chi durante l’emergenza Covid è stato reclutato con bandi pubblici, sia con selezione che con il click day – continua Badagliacca – non può essere messo alla porta, specie in un sistema sanitario che ha un grande bisogno di personale qualificato e formato a tutela della salute dei siciliani”.