“Per effetto dell’interpretazione della norma regionale sulle stabilizzazioni offerta con proprio parere dalla Corte dei Conti, molti Comuni hanno sospeso il percorso di stabilizzazione del personale precario. La Regione deve chiarire con una norma che le procedure di stabilizzazione previste dalle leggi regionali, debbano effettuarsi a prescindere dall’accesso all’esterno. Solo così, finalmente, tutto il personale precario degli Enti Locali potrà essere stabilizzato”.
A riferirlo è l’on. Tommaso Calderone, del Gruppo Parlamentare di Forza Italia all’ARS, in merito alle soluzioni da adottare per scongiurare la paralisi delle stabilizzazioni del personale precario in seno ai Comuni siciliani. Per tale motivo, oltre a presentare un emendamento alla Finanziaria, è stata richiesta anche la convocazione congiunta della I e II Commissione all’ARS, estesa ad ANCI Sicilia, a una delegazione di Sindaci e al Dipartimento regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica.
“Occorre celerità – conclude il Deputato – per via della scure del 31/12/2019 che incombe come termine ultimo per completare le procedure di stabilizzazione già avviate dagli Enti Locali. Il Legislatore Regionale deve farsi carico della modifica legislativa oggi proposta, chiarendo in maniera assoluta che la portata della norma contenuta nell’art. 3 della L.R. 27/2016 ed art. 26 della L.R. 8/2018 ha carattere speciale, prescindendo da qualsiasi diversa interpretazione”.
(foto di repertorio)
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