“Apprendiamo con stupore preoccupazione che la norma sulla stabilizzazione degli ex Pip non è più all’ordine del giorno della Corte Costituzionale. Era incardinata per il prossimo 2 luglio, ma non vi è più traccia”. Lo denuncia Mimma Calabrò segretario generale della Fisascat Cisl Palermo-Trapani.
“L’articolo 64 della legge regionale che dispone la stabilizzazione in Resais è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri davanti alla Corte Costituzionale – prosegue -. Il Presidente della Regione l’aveva promulgata ugualmente facendola entrare in vigore. Quindi la giunta regionale ha deciso di resistere davanti alla Consulta. Per quel che ci riguarda ricordiamo che il cronoprogramma concordato con gli assessorati al Lavorio e Bilancio e con Resais avrebbe già dovuto prevedere l’assunzione per porre fine ad una questione che si trascina da anni. Spetta ad altri, non di certo ai lavoratori, spiegare cosa ci sia dietro questo rinvio a data da destinarsi della trattazione innanzi alla Corte Costituzionale. Divergenze politiche o addirittura scontri? Chissà. Non è possibile continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori né sentirsi dire che il crono programma slitterà. Ogni qualvolta si è sul punto di raggiungere l’obiettivo di dare dignità ai lavoratori che aspettano da un ventennio puntualmente accade qualcosa che va nella direzione opposta. Una situazione che presta il fianco a speculazioni elettorali che sono sempre dietro l’angolo”.
La situazione appare sempre più complessa”chiediamo – conclude Calabrò – l’autorevole intervento del presidente della Regione perchè indichi la strada all’amministrazione ed alla controllata Resais per giungere alla definizione delle procedure di legge che riguardano i precari nelle more del pronunciamento della Corte Costituzionale in modo da arrivare a quel momento con uno status giuridico chiaro per questi lavoratori”
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