Stabilizzati gli ex Pip. Via libera alla norma che individua un nuovo percorso già consolidato ed utilizzato in altre occasioni. Si apre la prospettiva di lavoro stabile per precari ultraventennali. Quasi 2500 persone che adesso festeggiano dopo anni di battaglie, cortei, sit-in, manifestazioni e proteste a volte anche forti.
Una pagina di civiltà
“Finalmente è stata scritta una pagina di civiltà. Raccogliamo i frutti di una lunga battaglia sindacale in difesa dei diritti dei lavoratori del bacino Ex Pip” commenta Mimma Calabrò, Segretario generale Fist Cisl Sicilia.
La norma nel maxi emendamento alla manovra correttiva dei conti
La norma, approvata nella notte, era stata inserita nel maxi emendamento alla manovra correttiva che ha visto la luce poco prima delle 2,00 all’Ars. Prevede di trasferire i circa 2.500 Ex Pip nell’albo che comprende i lavoratori delle società partecipate ormai chiuse dalle quali le partecipate ancora attive dovranno attingere.
Soddisfazione dopo anni di battaglie
“Non possiamo che esprimere tutta la nostra soddisfazione per la positiva risoluzione di una vertenza complicatissima che ha avuto inizio nell’agosto degli anni 2000 e che vede una soluzione definitiva dopo anni di sacrifici e proteste in piazza per una giusta causa”.
“22 anni di vera e propria storia della nostra regione impossibili da riassumere in poche parole – continua la sindacalista – Una vertenza complicata contraddistinta da pochi diritti, conquistati nel tempo, e molti doveri. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare un percorso così lungo e tortuoso. Anni complicati di continue battaglie durante le quali, tutte quelle volte che si era sul punto di raggiungere l’obiettivo, all’improvviso accadeva qualcosa che sembrava vanificare tutto il lavoro fino a quel punto svolto. Da oggi, dunque, con l’approvazione della norma da parte dell’Ars, i lavoratori Ex Pip possono finalmente tirare un sospiro di sollievo”.
Troppo spesso dimenticati
“Non si poteva fare finta che questi lavoratori non esistessero, mentre in verità garantiscono servizi essenziali per la collettività – aggiunge Calabrò – Ci battiamo da anni per loro e per i cittadini che di questi servizi usufruiscono dal momento che gli Ex Pip prestano servizio all’interno di scuole, ospedali, associazioni, assessorati, ecc… Con la firma della norma si riconosce agli Ex Pip la dignità che meritano. Finalmente potranno essere considerati alla stessa maniera di altri lavoratori, con gli stessi diritti e gli stessi doveri. Dopo 22 anni era ora!”.
Tanto ancora da fare
“Tanto è stato fatto, ma tanto ancora vi sarà da fare. Se per molti questo potrà sembrare un punto di arrivo, per noi è solo quello di partenza, un nuovo capitolo. Un iter ancora da perfezionarsi. Ma oggi – conclude la Calabrò – lasciamo spazio all’entusiasmo che scaturisce dal fatto che, finalmente, dopo tanti anni, oltre 2500 persone riconquistano quella “dignità lavorativa” da loro sempre agita ma mai riconosciuta. Un plauso alle istituzioni e buona politica per essere riusciti a superare il circolo vizioso dei rimpalli di responsabilità. Infine, ma non per ultimo, un plauso va a tutti i lavoratori Ex Pip che, in questi tormentati anni, hanno sempre creduto e combattuto per il riconoscimento dei loro diritti”.
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