Arriva in pieno agosto il via libera al bilancio della Regione siciliana 2018 rettificato secondo i nuovi principi contabili e le indicazioni della Corte dei conti. Attesa normalmente a fine giugno (già lo scorso anno arrivò il 20 luglio) la parifica del bilancio regionale 2018 quest’anno è slittata notevolmente in maniera da molti considerata anomala o quantomeno inusuale da tanti. Alla fine arriva un documento contabile definitivo da rimettere al giudizio di parifica che sembra riportare finalmente vero ordine nei conti siciliani per la prima volta dalla riforma delle contabilità delle amministrazioni pubbliche anche se per giungere a questo risultato è stata necessaria una nuova rettifica da parte degli uffici in collaborazione con la stessa Corte dei Conti sul disavanzo. Il percorso di parifica è. comunque, ancora da completare visto che solo adesso il documento finale arriva alla Corte dei Conti che potrà convocare l’udienza di parifica
“Si è trattato di un lavoro molto complesso e senza precedenti – è scritto in una nota dell’assessorato all’Economia – che ha riguardato oltre 64 mila capitoli in uscita e 14 mila in entrata, per circa 30 esercizi finanziari coinvolgendo l’intera amministrazione finanziaria regionale”.
In pratica la regione ha rivisto i bilanci degli ultimi 30 anni per trovare probabili errori che spiegassero una serie di anomalie a cominciare dall’iscrizione in bilancio di somme in disavanzo su fondi extraregionali. Si tratta di somme provenienti non dalla regione e che non possono generare disavanzo visto che queste somme possono essere spese solo quando trasferite o quantomeno rese disponibili da chi le eroga (Stato o Ue)
“Dalla complessa attività di ricognizione contabile svolta dalla Ragioneria generale sulle rubriche dei diversi dipartimenti regionali sono emerse registrazioni inappropriate in un primo tempo computabili in oltre 2,7 miliardi di euro, in gran parte risalenti ai primi anni ’90 – si legge ancora nella mota tecnica della Regione – poi ridottesi, con la collaborazione degli uffici che hanno definito le riconciliazioni contabili, a circa 400 milioni di euro e questi ultimi in gran parte riconducibili a fondi vincolati riguardanti l’Assessorato alla sanità, oggi Salute”.
“In esito a tale complessa attività della Ragioneria, peraltro completata in breve termine, le quote vincolate del risultato di amministrazione sono risultate pari a 3.623 milioni di euro (la prima stesura esponeva 3.210 milioni di euro) mentre il disavanzo delle quote libere è pari a circa 7,3 miliardi di euro e quindi maggiore di circa 400 milioni di euro rispetto alla quantificazione precedente (circa 6,9 miliardi di euro). Importo per il quale si dovrà procedere, se confermato in sede di parifica, al ripianamento nelle forme di legge, conclude la nota.
(nella foto l’udienza d parifica dello scorso anno)
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