“Lo spreco alimentare è un insulto alla povertà e al disagio sociale, specie nella nostra Isola, dove i livelli di indigenza hanno raggiunto percentuali allarmanti. E’ necessario un cambiamento culturale, con una maggiore sensibilizzazione delle famiglie, cominciando dai più piccoli. Appartengo, per dato anagrafico, a quella generazione di siciliani abituati da bambini a non buttare la rimanenza del pane di casa: “U Signuri nun voli”, ammonivano le mamme. E così, affettato e fritto con l’uovo o bagnato nell’acqua con lo zucchero sopra, con quel pane spezzettato o raffermo si rimediava la merenda o finiva nella pentola per diventare un gustoso ‘pane cotto’. Per questo sono convinto che la Giornata di domani debba invitare tutti alla riflessione sullo spreco di cibo, mentre su questo tema è richiesta una sempre maggiore attenzione da parte di chi governa”.
Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in occasione della quinta Giornata di prevenzione dello spreco alimentare, istituita nel 2014 dal ministero dell’Ambiente, che si celebrerà domani.
“Agli esempi positivi di alcuni progetti di solidarietà – continua – bisogna affiancare il supporto di validi strumenti legislativi che puntino a ridurre il consumo illimitato e la cultura dello scarto, ormai inconciliabili con lo sviluppo economico. Negli scorsi anni, all’Assemblea regionale siciliana sono stati presentati diversi disegni di legge in materia, mai approdati in Aula. In questa legislatura, il governo si farà promotore di un’iniziativa legislativa che possa rappresentare la sintesi di tutte le proposte avanzate, per arrivare a un testo condiviso, che auspico possa essere approvato all’unanimità”.