No agli sprechi delle risorse pubbliche a partire dal Pnrr, ridurre le diseguaglianze, lotta alla povertà. La chiesa siciliana attraverso il messaggio dei suoi vescovi fa sentire la sua voce nei confronti della politica e dei candidati alle elezioni regionali e nazionali del prossimo 25 settembre. A loro si rivolge la lettera aperta in cui sono riassunte le necessità e le priorità di questa terra. Ed il messaggio è anche chiaro: “Il prossimo governo della Regione dovrà occuparsi di molte questioni ma dovrà farlo dando voce a chi non ha voce e senza lasciare indietro i più fragili”.
Nella lettera viene suggerito lo stile di governo che potrebbe caratterizzare chi vuole impegnarsi per la Polis, ovvero per la partecipazione alla vita politica, e si sottolineano alcune urgenze che meritano attenzione per lo sviluppo futuro della terra.
In particolare tutte quelle situazioni che riguardano le categorie svantaggiate e fragili che soffrono per l’attuale situazione socio-economica. Il presidente della Cesi, monsignor Antonino Raspanti, ha dichiarato: “In una società profondamente colpita dalla pandemia sono emersi problemi antichi e sempre presenti: dal lavoro alla scuola, dalla lotta alla povertà all’assistenza sanitaria, dai servizi ai cittadini all’ambiente. Per di più, di recente si sono aggiunte le conseguenze della guerra in Ucraina, l’aumento dell’inflazione causata dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari e gli effetti sempre più devastanti dei cambiamenti climatici”.
“In Sicilia – prosegue Raspanti – gli eventi hanno rivelato come la crescita sconsiderata delle disuguaglianze e la carenza dei servizi pubblici abbiano indebolito le capacità di affrontare gli shock esterni ed abbiano creato nuove vulnerabilità. In tale contesto le previsioni di piano di sviluppo diventano una ‘sfida’ da affrontare e vincere con il contributo di tutti, attorno alla quale però è necessario raccogliere le migliori esperienze e le capacità più innovative di chi vuole mettersi in gioco per il futuro del Paese. La chiesa di Sicilia e i vescovi – conclude – faranno la loro parte per assicurare uno sviluppo omogeneo in tutto il Paese e avanzeranno proposte concrete a difesa dei valori della condivisione, della solidarietà e dei diritti delle classi sociali più deboli”.
Una conferenza stampa di presentazione del messaggio si terrà sabato prossimo 10 settembre alle ore 11 presso la sede della Cei, la conferenza episcopale siciliana, in corso Calatafimi a Palermo. Interverranno monsignor Raspanti e il vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante, delegato per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato.