Si terrà domani alla all’auditorium della scuola Lanza di Scalea di Carini il convegno “Sport e Legalità” organizzato dal Judo Cokys Club, associazione sportiva dilettantistica, medaglia di bronzo del Coni per merito sportivo. I lavori si apriranno alle 9 con i saluti delle autorità, ai quali seguirà l’intervento di Gianni Maddaloni sul tema del convegno con la partecipazione delle delegazioni scolastiche dei Comuni limitrofi e delle istituzioni ed associazioni del territorio. Il convegno si concluderà alle 13.
Lo sport come disciplina di vita, veicolo di diffusione della legalità e dei valori di lealtà e trasparenza.
E’ questo l’obiettivo del Judo Cokys Club, che ha una storia lunga e costellata di successi.
La società è è operante nel territorio di Isola delle Femmine e Carini. La Federazione Nazionale, riconoscendo le potenzialità tecnico organizzative, ha permesso alla Società, l’organizzazione della Finale Nazionale del Campionato Italiano Juniores maschile e femminile svoltosi al Palaoreto di Palermo nei giorni 1 e 2 Marzo 2003, che ha portato a Palermo più di 500 atleti in rappresentanza di oltre 200 società provenienti da tutto il territorio nazionale, con punte di presenza di pubblico nei due giorni di gara.
Ha inoltre organizzato per ben 12 edizioni il torneo “Memorial Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” che hanno portato a Palermo nazioni quali la Polonia, Malta, Corsica, Tunisia, Russia, Congo, Belgio e Francia nonchè regioni come la Sardegna, Lombardia, Basilicata, Calabria, Puglia, e Campania, Toscana, Liguria e Lazio. E’ presente in diversi siti scolastici con i progetti scuola federali e nel 2009, riconoscendo la bontà del lavoro svolto, è stata riconosciuta come prima società in Italia.
“In Sicilia – spiega la presidente Giuseppe Sutera – etichettata terra di cultura dell’illegalità, per i nostri passati storici che purtroppo non denotano positivamente, il progetto vuole essere propositivo e contemporaneamente fare da deterrente nella cultura giovanile in presa sulla popolazione scolastica.
Operando nella scuola L. Lanza di Carini, dove coordina un “Progetto scuola federale” , nella ICS “F. Riso” di Isola delle femmine e nella scuola materna “L’isola che non c’è”, la Società vuole sensibilizzare e stimolare la cultura della legalità attraverso un convegno.
La nostra società, in particolar modo a Carini collabora con l’istituto scolastico, i servizi sociali del comune ed altre istituzioni locali, per farsi carico a proprie spese, di recuperare i ragazzi di estrazione indigente o poco propensi alla socializzazione, per avviarli alla pratica sportiva del judo che la Società esercita presso i locali della palestra del plesso scolastico elementare “L. Lanza”.
IL PERSONAGGIO : GIANNI MADDALONI “O’MAE DELL’ORO DI SCAMPIA”
Giovanni Maddaloni, detto Gianni OMaè, nasce a Napoli nel settembre del 1956 e dagli inizi degli anni ‘70 diventa atleta di judo allenandosi con la società DAI-TO CLUB della sua città, che porterà ai vertici diventando campione regionale nel 1978. Dal 1982 diventa tecnico, diffondendo i suoi insegnamenti all’interno di diverse società della regione campana e riuscendo a ottenere risultati di successo con la squadra della categoria esordienti. Dal 1993 fino al 2003 assume la carica di Direttore Tecnico Regionale, fino a diventare nel 2005 consigliere sportivo della Nazionale maggiore. Nel corso della sua carriera Maddaloni ha la capacità di coinvolgere nella sua passione per il judo anche i propri figli Giuseppe, Laura e Marco, che renderanno orgoglioso papà ottenendo successi di rilievo in campo internazionale fino ad arrivare all’apice con la medaglia d’oro che il figlio Giuseppe, detto Pino, conquista nelle olimpiadi di Sidney nel 2000.
Il progetto più importante e significativo a cui Maddaloni continua a dedicare gran parte della sua vita è certamente la Star Judo Club Napoli, associazione sportiva fondata nel 1980 e ubicata in un quartiere difficile come Scampia, riconosciuto come un luogo simbolo della città partenopea.
L’associazione nasce con lo scopo principale di distogliere i giovani dal rischio di affacciarsi alla criminalità organizzata, purtroppo presente all’interno del quartiere. Giovanni Maddaloni parte dalla convinzione che lo sport sia disciplina, rispetto delle regole, rispetto degli altri e di se stessi, confermando così la voglia di ritagliare uno spazio sano e vivibile all’interno di quartieri difficili. Il progetto si è ampliato nel 2005, quando è stata inaugurata la “Piazzetta dello sport” sempre a Scampia, un centro che accoglie anche bambini diversamente abili e non vedenti.
Queste intenzioni hanno portato vari riconoscimenti da parte delle istituzioni, infatti la Star Judo è stata elogiata dal ministero della Giustizia come società impegnata nel recupero sociale di giovani dal passato difficile legato alla criminalità. A oggi però non sono pochi gli ostacoli che il centro deve affrontare per garantire la sopravvivenza delle attività, primo fra tutti quello economico. Proprio Gianni Maddaloni si è reso protagonista di molti appelli nei confronti delle istituzioni locali, che però non hanno sempre portato a soluzioni definitive, mentre lo stesso Maddaloni si dice contento della risposta della città e di altre associazioni che hanno proposto delle raccolte fondi destinate al centro sportivo di Scampia.
Per testimoniare la propria esperienza Maddaloni ha pubblicato un romanzo intitolato “La mia esperienza sportiva”, che ha presentato in diversi eventi a tema sportivo, il suo impegno e la sua dedizione sono stati riconosciuti con il termine “Il metodo Maddaloni”, a cui molti oggi si ispirano.
A confermare l’importanza dell’impegno sociale messo a disposizione dal maestro Gianni Maddaloni, la Rai ha prodotto il film per la tv andato in onda a febbraio 2014 e che ripercorre la vita dello stesso Maddaloni prendendo spunto dal romanzo autobiografico “L’oro di Scampia”, con protagonista Beppe Fiorello. Il personaggio protagonista della fiction, Enzo Capuano, è ispirato a Giovanni Maddaloni, detto Gianni, mentre il figlio Toni, interpretato da Gianluca Di Gennaro, a Pino Maddaloni.
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