In occasione della campagna Spiagge e Fondali puliti – Clean Up the Med, gli attivisti di Legambiente Palermo sono tornati sulla spiaggia di Romagnolo, nel tratto monitorato due settimane fa attraverso l’annuale indagine del beach litter di Legambiente, per una pulizia simbolica e di denuncia. In poco più di due ore riempiti decine di sacchi e rimossi rifiuti ingombranti dalla spiaggia.
Il monitoraggio ha rilevato 95 diverse tipologie di rifiuti. La più presente, circa il 54 per cento sul totale, è quella dei rifiuti edili che dominano su questo tratto di costa nascosto alla vista da parcheggi, fabbricati e un vero e proprio muro di terra e rifiuti che si sgretola sulla spiaggia e nel mare. Al secondo posto troviamo bottiglie e contenitori di plastica che rappresentano un buon 13 per cento sul totale mentre la plastica in generale rappresenta quasi il 40 per cento dei rifiuti rinvenuti.
“La costa del Comune di Palermo non è fatta di soli porti e porticcioli. Chiediamo che la riqualificazione, mare, spiagge e spazi rubati a noi come anche alla fauna e alla flora, venga fatta attraverso vere e proprie bonifiche, il controllo del territorio e consultazione cittadina. Tante le tracce della mala gestione dei rifiuti urbani, scarsa depurazione fognaria e abbandono illecito. C’è bisogno di avviare un processo partecipato che restituisca ai cittadini e alle cittadine l’accesso ad un bene prezioso sia dal punto di vista ambientale che sociale ed economico”. Lo dice Legambiente Palermo che ringrazia i partecipanti per l’attenzione riposta nello svolgere l’attività a garanzia della sicurezza di tutte e tutti nell’attesa di uscire finalmente dalla pandemia.