Aperto il bando regionale che assegna contributi per la vigilanza e il salvataggio nelle spiagge libere. La spesa complessiva per il 2024 è di un milione di euro.
L’avviso dell’assessorato regionale delle Autonomie locali è rivolto ai Comuni siciliani, che hanno l’obbligo di dotarsi del servizio, come previsto dalla legge regionale 17 del 1998, assicurando assistenza balneare con cadenza quotidiana, senza interruzioni, dalle 9 alle 19 per un periodo non inferiore a sessanta giorni e non superiore a centoventi, tra il 1 maggio e il 30 settembre di ogni anno.
La prevenzione e la tutela della incolumità dei bagnanti nella stagione estiva deve essere garantita dalla presenza di bagnini di salvataggio, dotando le spiagge delle attrezzature e dei servizi necessari nel rispetto delle disposizioni emanate dalle competenti Capitanerie di porto. L’istanza per l’ammissione al contributo dovrà essere trasmessa al dipartimento regionale delle Autonomie locali – Servizio 4 “Trasferimenti agli Enti locali per il finanziamento delle funzioni” esclusivamente, mediante apposito servizio di posta elettronica certificata, entro e non oltre il 15 giugno 2024 a dipartimento.autonomie.locali@certmail.regione.sicilia.it.
Insieme per aiutare le imprese, gli imprenditori e i futuri imprenditori. Nella prestigiosa Sala Mattarella a Palazzo dei Normanni – in occasione del consueto convegno annuale – si è discusso di imprese e di misure agevolative per chi vuole avviare una nuova attività imprenditoriale nel nostro Paese. Grazie al supporto di Invitalia, le misure affrontate sono state: Smart&start, Italia, On nuove Imprese a tasso zero, Italia Economia Sociale, programma imprenditoriale femminile.
Misure che rappresentano delle vere chiavi d’accesso verso il mondo imprenditoriale: “Un gran bell’incontro – dice il presidente di Assoimpresa Mario Attinasi – abbiamo incontrato giovani e meno giovani per informarli sull’esistenza di queste misure legate ad Invitalia che possono permettergli di avviare un’attività imprenditoriale o di implementarla . Un modo per restare in Sicilia ed evitare la fuga dei tanti giovani”.