Acqua di fogna sulla sede stradale e nei locali cantinati del palazzo: succede in piazza Ignazio Calona, cuore del quartiere Sperone di Palermo. A segnalare il problema è Paolo Leto, residente al civico 27. Il cittadino ha provato, nei giorni scorsi, a segnalare la situazione alle autorità competenti, ma senza successo. Intanto però, gli abitanti della zona sono costretti a convivere con l’odore di fognatura, percepito ogni qual volta qualcuno apre la finestra della propria abitazione.
La segnalazione di un residente dello Sperone
E’ proprio Paolo Leto ad illustrare tutte le segnalazioni fatte negli ultimi giorni. “Mi sono rivolto alle istituzioni della mia città. Ciò per segnalare un problema igienico-sanitario in piazza Ignazio Calona. Quando la fognatura esonda, non solo allaga tutto il quartiere ma finisce dentro i locali cantinati. Il 26 aprile ho chiamato l’Amap per segnalare il problema. Mi avevano assicurato che avrebbero girato l’avviso a chi di competenza. Due giorni dopo, visto che nessuno è venuto, ho chiamato perfino in Prefettura, dove mi hanno assicurato che avrebbero segnalato il problema”.
“La situazione non è cambiata”
Nonostante le numerose chiamate effettuate però, la situazione non è cambiata, come spiega lo stesso Paolo Leto ai nostri microfoni. Il residente rivolge poi un accorato appello alle istituzioni cittadine affinchè si faccia qualcosa. “Ancora siamo in queste condizioni. Ad oggi non è intervenuto nessuno. Quindi mi chiedo: ma la massima istituzione di Palermo, non riesce ad incidere all’Amap o allo IACP per potere risolvere questa situazione? Ai politici dico che non dovrebbero chiederci il voto, ma scusa. Rinnovo l’appello alle istituzioni per fare qualcosa. Noi non siamo cittadini di Serie B”.
Problema simile in via Tiro a Segno
Un problema, quello registrato allo Sperone, simile ad altre realtà del capoluogo siciliano. Il plesso del civico 60 vive da anni una situazione emergenziale, accertata anche dalla relazione del 14 settembre 2020 del Dipartimento di Prevenzione. L’ente ha comunicato che è stato riscontrato ”lo sversamento di reflui lungo l’area perimetrale dell’edificio in una zona esterna di probabile pertinenza condominiale. Le acque nere rigurgitando da tubi di scarico a vista (dai punti di innesto) rendevano mefitico tutto l’ambiente circostante”.
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