Concluse le operazioni di spegnimento degli ultimi focolai dell’incendio nei garage del ponte 4 del traghetto Palermo Napoli. Questa mattina i vigili del fuoco hanno completato le operazioni. Sono riusciti a penetrare sino al fondo del locale da cui erano partite le fiamme lo scorso 14 gennaio.
Messa in sicurezza
Terminata anche la messa in sicurezza dei locali coinvolti e le operazioni di pompaggio delle acque. Acqua che si è riversata durante le fasi dell’estinzione dei focolai spenti sulla nave per effetto del danneggiamento delle flange dell’impianto idranti. Problema che si è verificato all’interno del “gavone” di prua e che ha influito sulla stabilità di galleggiamento della nave. Proseguono invece le attività investigative delegate al comando dei vigili del fuoco di Palermo dalla Procura della Repubblica di Palermo.
Da tre giorni incendio “sotto controllo”
Era oramai da tre giorni comunque che l’incendio era definito “tecnicamente” sotto controllo. Ma il monitoraggio è stato comunque h24 anche perché non si era ancora riusciti a penetrare sino in fondo al garage del ponte 4. Sono stati giorni difficili con i pompieri che hanno continuato a lavorare incessantemente e pian piano sono sempre più riusciti a penetrare all’interno dell’imbarcazione.
“Fuoco sotto controllo”
Le difficoltà anche dopo aver messo l’incendio sotto controllo sono state dettate dal densissimo fumo che non ha permesso di penetrare immediatamente all’interno del garage del ponte 4, da dove è partito il devastante incendio. Proseguono nel contempo le attività investigative. Il riserbo sulle indagini è massimo anche se pare che già i tecnici dei vigili del fuoco abbiano individuato cosa ha provocato il grave danno al traghetto. I sospetti sono concentrati su alcuni mezzi che erano parcheggiati in fondo al garage. Da verificare anche se gli impianti presenti nel traghetto, soprattutto quello antincendio, abbiano funzionato efficacemente.
Uno dei peggiori incendi
Nei giorni scorsi aveva fatto il punto della situazione il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Sergio Inzerillo. Lo stesso Inzerillo ha definito l’incendio della nave “uno dei peggiori mai accaduti al porto di Palermo”. Uno di quelli più complicati da spegnere visto che ad alimentare il rogo c’erano tanti mezzi autoarticolati pieni di combustile, materiale plastico e copertoni. A bordo c’erano 60 tra camion e autoarticolati, 58 auto, una moto e un camper. Complessivamente sono andati distrutti 36 mezzi che si trovavano nel ponte 4 dove sono state raggiunte temperature di mille gradi. A collaborare la polizia stradale nell’individuazione delle tipologie dei mezzi imbarcati, i loro impianti di alimentazione a benzina, diesel o gpl e i carichi trasportati per valutare ogni possibile profilo di rischio.
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