Gli agenti della squadra mobile e dello Sco hanno eseguito un’ordinanza cautelare del gip di Palermo nei confronti di 26 indagati, 21 in carcere e 5 ai domiciliari accusati a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, e spaccio di droga. L’indagine, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia, ha permesso di assestare un colpo allo smercio di droga nei quartieri Sperone e Brancaccio di Palermo. Per entrare nei fortini della droga sono stati impegnati agenti infiltrati che sono riusciti ad avere contatti con i vertici del gruppo criminale. Sarebbero stati accertati anche gli interessi di cosa nostra sulla distribuzione dei guadagni provenienti dall’attività illecita.
Nel corso dell’indagine è stato documentato anche che lo smercio dello stupefacente avviene continuativamente nell’arco delle 24 ore, con una rigida organizzazione dei turni di pusher e vedette. Nel corso dell’esecuzione sono stati impegnati numerosi reparti speciali come il reparto prevenzione crimine, delle unità cinofile e il reparto volo. Nel corso dell’operazione di polizia sono state eseguite numerose perquisizioni all’interno del quartiere Sperone nei confronti di altri indagati emersi a vario titolo nell’indagine in corso.
I carabinieri della Compagnia di Partinico hanno eseguito un servizio ad ampio raggio, finalizzato alla prevenzione dei reati e delle violazioni al codice della strada, organizzando posti di controllo lungo le principali arterie dei comuni di competenza. A Borgetto, durante l’attività, due giovani monrealesi, di 27 e 24 anni, sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti poiché fermati ad un posto di controllo, lungo la Strada Statale 186, e trovati in possesso di circa 50 grammi di marijuana. Gli arresti sono stati convalidati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo che ha applicato ad entrambi la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.