I carabinieri del nucleo operativo della compagnia Palermo Pizza Verdi hanno arrestato due giovani palermitani che spacciavano droga nella zona dell’Università. Il primo arresto è scattato nei confronti un 28enne, palermitano accusato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il pusher a bordo di una bicicletta avrebbe nascosto alcune dosi di marijuana e hashish in via Alessi in un terreno incolto.

Nel secondo caso, a finire in manette è stato un 22enne, palermitano anche lui accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. Anche questo bloccato nella zona dell’Università, grazie anche al fiuto del cane Ron è stato trovato in possesso dai militari di quasi 800 grammi di marijuana e di oltre 700 grammi di hashish. In casa dell’indagato sono stati trovati bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento e diversi appunti manoscritti verosimilmente riconducibili all’attività di spaccio, il tutto nascosto in un armadio in  camera da letto.

Sempre grazie al cane antidroga è stato possibile trovare un altro chilo e mezzo di marijuana, 5 bilancini di precisione e altri 20 grammi di marijuana nascosti nel vano sottosella di uno scooter parcheggiato in strada; lo stupefacente recuperato è stato sequestrato. Gli arresti sono stati convalidati dal gip di Palermo.

Blitz antidroga a Librino, due arresti

Ancora due arresti per i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Fontanarossa che entrano nella cosiddetta “fossa dei leoni” riuscendo ad arrestare un pusher e la sua vedetta. I due arresti, operati nell’ottica della prevenzione e repressione dei reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, sono il frutto di una preliminare e mirata attività info-investigative che li ha condotti, nuovamente, lungo il viale Grimaldi, nel quartiere di Librino.

Qui, i militari dell’Arma, hanno organizzato in un articolato dispositivo in modalità defilata, “discreto e a distanza”, mimetizzandosi con l’ambiente circostante e si sono avvicinati all’ingresso di un edificio.

In una prima fase hanno osservato come un giovane, con compiti di vedetta, stesse indirizzando i diversi clienti facendoli confluire verso il portone blindato posto all’ingresso di una delle scale del complesso abitativo. Gli investigatori hanno anche scorto un altro uomo che, dalla feritoia ricavata dal predetto portone, effettuava cessioni di droga.

Nel frattempo si aveva modo di osservare meglio la vedetta mentre, oltre a “veicolare gli utenti”, controllava le vie d’accesso alla zona, chiaramente per avvisare il pusher dell’arrivo delle Forze dell’Ordine. A quel punto, considerata la particolare conformazione del conglomerato di edifici e la difficoltà ad effettuare riscontri sugli acquirenti senza essere avvistati dalla vedetta, i Carabinieri, per evitare che l’attività illecita proseguisse, hanno fatto scattare il blitz.