La banda degli spacca vetrine a Palermo torna a battere l’ennesimo colpo e questa volta la vittima designata è una gioielleria. Dopo alcune tabaccherie e le agenzie di scommesse di mezza città, nel mirino stavolta è finita una gioielleria. La “banda della spaccata” è tornata colpire, questa volta in via Torrearsa, nel quartiere Libertà.
Nella notte tra venerdì e sabato i ladri hanno mandato in frantumi la vetrina dell’attività ReOro e hanno portato via orecchini, bracciali e orologi per migliaia di euro. Ancora da quantificare l’esatto ammontare del bottino.
Sull’episodio indaga la polizia che è intervenuta in via Torrearsa dopo l’allarme lanciato da qualche passante che aveva notato la vetrina distrutta. Gli investigatori hanno eseguito un sopralluogo, anche con il supporto del personale della Scientifica. Ascoltato il titolare della gioielleria per cercare di risalire all’identità dei responsabili. Al vaglio anche le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza.
Altri due raid sono stati compiuti un paio di settimane fa in un’agenzia di scommesse di via Paolo Paternostro, all’angolo con piazza Amendola, e in un bar di via Galletti, allo Sperone. Nel primo caso i ladri sono fuggiti a mani vuote dopo avere sfondato con alcuni massi una vetrina. Nell’altro hanno portato via merce di un valore ancora da quantificare. Sugli assalti sono in corso indagini da parte della polizia.
Il primo allarme alla centrale operativa è arrivato allo Sperone, dove i banditi hanno sfondato un vetro del bar e sono entrati all’interno facendo razzia di prodotti vari. Le pattuglie arrivate sul posto si sono messe al lavoro per ricostruire la dinamica del colpo e andare alla ricerca degli impianti di videosorveglianza installati nella zona per provare a ottenere immagini utili per dare impulso agli accertamenti.
Da via Paternostro, a due passi dal Politeama, l’allarme quando il titolare del centro scommesse Eurobet ha scoperto l’azione criminale. Sul marciapiedi sono rimasti alcuni grossi blocchi di tufo usati per sfondare la vetrata. Ma forse i malviventi, entrati in azione nel cuore della notte, sono stati disturbati da qualcuno ed hanno preferito scappare. Anche in questo caso gli agenti e gli esperti della scientifica si sono messi all’opera per tentare di ottenere le immagini degli impianti installati in zona e risalire alla banda spacca vetrine.
Da alcune settimane i centri scommesse sono al centro di assalti, alcuni dei quali compiuti con la tecnica della spaccata. Un fenomeno in crescita che non fa dormire sonni tranquilli agli esercenti. La catena di raid ha lasciato spazio all’ipotesi investigativa di una regia criminale per imporre il pizzo a tappeto. Gli inquirenti si chiedono se l’escalation di colpi sia la spia di nuovi assetti, se c’è qualcuno che ha deciso di alzare il tiro per dimostrare di avere imposto il proprio dominio sul territorio.